In tanti ieri a Palermo per ricordare Marcello: ''Costruire città più umane è il nostro compito''

Nella foto, l'affresco di San Francesco sotto cui era solito trascorrere la notte

Si chiamava Marcello Cimino, l'uomo senza fissa dimora bruciato vivo a Palermo.

Era uno di quei “poveri”, che incontriamo nelle strade durante le cene itineranti della Comunità di Sant'Egidio.

La sua morte, così segnata dalla violenza, ha suscitato un'ondata di commozione. Così ieri alcune migliaia di persone si sono riunite per ricordarlo con una fiaccolata per le vie di Palermo e per testimoniare che costruire città più umane è possibile.

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