ANZIANI

A Poznan, in Polonia, musica e cucina gourmet per sconfiggere la solitudine degli anziani in istituto

«Fajfa». Una parola d’altri tempi, che non indica soltanto una festa con la musica dal vivo. Infatti per chi ha superato una certa età, "fajfa" fa tornare alla mente la gioventù, quando - sotto il comunismo - ballare al ritmo della musica d’Oltreoceano era anche un segno di resistenza.

Sono stati proprio gli anziani, ospiti della Casa di riposo di Ugory, a Poznan, a dare il nome alla prima festa, tre anni fa, che si tiene da tradizione alla fine di novembre, tra la festa di Sant’Andrea e l’inizio dell’Avvento. Quest’anno alla musica ha pensato un gruppo di amici, mentre alla preparazione delle specialità culinarie i giovani della Comunità di Sant’Egidio, assieme ad alcuni ristoratori amici.

Alla festa hanno partecipato quattro generazioni, senza divisioni, come una famiglia ben affiatata. Le note dei successi musicali degli anni ‘60, ‘70 e ‘80 hanno attirato tutti i residenti dell'istituto - anche quelli che non partecipano alle attività proposte nelle visite settimanali dai giovani di Sant’Egidio - e tanti assistenti e infermieri. “Questa signora non lascia mai la sua stanza perché dice di essere malata, ed eccola qui in pista a ballare!”, ha esclamato un’assistente, senza nascondere la sua grande sorpresa, tra i sorrisi di tanti giovani e anziani.