Pena di morte: monsignor Zuppi e Prodi con Sant'Egidio`

Il libro dell'on. Marazziti

UN MONDO senza esecuzione capitale. E' il sogno di tanti, tra cui la Comunità di San'Egidio con il suo storico portavoce, l'onorevole Mario Marazziti, che ha provato rendere un po' più concreto questo desiderio scrivendo il libro "Life. Da Caino al Califfato, verso un mondo senza pena di morte".
Presentato ieri pomeriggio nella sala Stabat Mater dell'Archiginnasio, erano presenti sia l'ex premier Romano Prodi che il nuovo arcivescovo Matteo
Zuppi . «Non si deve pensare  - ha spiegato Prodi - che l'abolizione della pena di morte abbia un percorso lineare. Vi sono Paesi che dopo averla abbandonata l'hanno reintrodotta e perché glì uomini spesso amministrano la giustizia seguendo l'opinione pubblica e non dando un senso alla pena. Leggendo questo libro, che fa un'analisi seria del fenomeno, si scopre come l'esecuzione capitale sia inutile».
Sulla stessa lunghezza d'onda monsignor Zuppi: «La pena di morte nasce dai sentimenti di vendetta che sono alla base di una giustizia punitiva. Questo concetto è, però, l'esatto contrario di quello che deve realmente essere la giustizia. Come sostiene Papa Francesco, parlare di pena di morte significa in realtà parlare anche di carcere, perché, ad esempio, l'ergastolo è di fatto una sorta di pena di morte mascherata. La pena, invece, deve essere un percorso di riabilitazione».
La prima parte del libro era stata precedentemente presentata negli Stati Uniti anche a sostegno del ruolo dell'Italia nel portare avanti la moratoria per le esecuzioni capitali nell'assemblea generale dell'Onu. La seconda, invece, è un viaggio nella vita dei condannati, dei loro parenti e dei parenti delle vittime.


[ Massimo Selleri ]