Quattro senzatetto salvati dalla piena dai volontari di S. Egidio

Parma. Sotto il ponte nord

Salvati dalla piena grazie ai volontari della Comunità di Sant'Egidio. Quattro senzatetto romeni che dormono con i loro giacigli sotto il Ponte Nord, lunedì sera hanno rischiato di essere travolti dalla Parma Voladora.
I volontari della Comunità di 
Sant'Egidio ogni lunedì sera (al pari di altre realtà del volontariato parmigiano) distribuiscono viveri e coperte ai senzatetto che dormono all'aperto. Poco prima di iniziare il consueto viaggio tra gli ultimi, i volontari hanno deciso di passare da chi solitamente dorme sotto i ponti, per avvertirli della piena in arrivo.
Un gesto che si è rivelato provvidenziale, visto che i quattro senzatetto nel tardo pomeriggio di lunedì si trovavano già sotto il Ponte Nord, a Parma. «Ieri (lunedì ndr) verso le 19 - racconta Bruno Scaltriti (Comunità di Sant'Egidio) - mentre stavamo preparando i sacchetti con i viveri da distribuire come ogni settimana ai senzatetto, ci siamo accorti che la Parma continuava a salire. Così abbiamo deciso di fare una prima ricognizione per avvertire le persone che solitamente dormono sotto i ponti. Inizialmente ci preoccupava soprattutto il freddo, poi quando abbiamo capito la portata della piena, abbiamo spiegato che rimanendo sotto i ponti potevano rischiare la vita».
Durante la ricognizione i volontari hanno trovato in pericolo quattro romeni che solitamente dormono sotto il Ponte Nord, risaliti verso le 20.30. «Appena sono risaliti abbiamo allertato il servizio di pronto intervento della Caritas - precisa Scaltriti - e i quattro senzatetto sono stati ospitati nel dormitorio maschile».
Una storia a lieto fine che, senza la prontezza e la sensibilità dei volontari della Comunità di Sant'Egidio, si sarebbe probabilmente trasformata in tragedia. «Il lunedì sera - precisa Scaltriti - cade il nostro turno settimanale di distribuzione dei sacchetti ai senzatetto. A bordo di un pulmino viaggiamo tra chi dorme all'aperto o in stazione, per portare un po' di ristoro e fargli sentire la nostra vicinanza. Soprattutto in questo periodo freddo, cerchiamo di riservare una particolare cura a chi vive sotto i ponti».


[ Luca Molinari ]