Lettura della Parola di Dio
Lode a te, o Signore, sia lode a te.
Lo Spirito del Signore è su di te,
chi nascerà da te sarà santo.
Lode a te, o Signore, sia lode a te.
Dal libro del profeta Isaia 55,10-11
Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata.
Lode a te, o Signore, sia lode a te.
Ecco, Signore, i tuoi servi:
avvenga a noi secondo la Tua Parola.
Lode a te, o Signore, sia lode a te.
Questa seconda parte del libro di Isaia, iniziata nel capitolo 40, si conclude con un nuovo invito a cercare il pane che non perisce, cioè la Parola di Dio. Tutti sono assetati e affamati di questa parola, anche se spesso si spendono denari ed energie per i beni futili di questo mondo che non saziano. Il profeta insiste perché si comprenda la dolcezza e il gusto di questo nutrimento. Esorta: «Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete». La Parola di Dio è davvero la vita per il discepolo. Senza di essa è impossibile vivere, amare, conoscere, vedere, sentire, gustare. È attraverso questa Parola che noi possiamo comprendere i pensieri di Dio, i quali sono ben al di là dei nostri pensieri. La Parola di Dio «è viva ed efficace», ci ricorda la Lettera agli Ebrei (4, 12); essa realizza ciò per cui è stata mandata. Il profeta la paragona alla pioggia e alla neve: scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare. Davvero saremo beati se terremo aperto il nostro povero cuore alla forza e alla dolcezza di quest'acqua che il Signore con abbondanza continua ad inviarci.