PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera per i Poveri
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Preghiera per i Poveri
lunedì 27 settembre


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Luca 9,46-50

Nacque poi una discussione tra loro, chi di loro fosse più grande. Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: "Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande".
Giovanni prese la parola dicendo: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi". Ma Gesù gli rispose: "Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi".

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

"Nacque poi una discussione tra loro, chi di loro fosse più grande". I discepoli non si misero a discutere e a chiedere spiegazioni su quanto Gesù aveva detto della sua morte. La preoccupazione per sé era ben più importante. I discepoli erano figli di quella mentalità mondana radicata in tutte le generazioni. Gesù è venuto a capovolgere questa mentalità partendo da se stesso, "facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce", come scrive l'apostolo Paolo (Fil 2,8). E di qui chiede ai suoi discepoli di instaurare rapporti di fraternità e di servizio, non di concorrenza o di potere sugli altri. E qui Gesù unisce alle parole anche un gesto che mostrasse con evidenza chiara il suo pensiero. Gesù prese un bambino e se lo mise accanto, come per identificarlo con sé: "Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato". Nel regno dei cieli, e quindi anche nella comunità dei discepoli di Gesù, è grande chi si fa piccolo, chi è figlio del Vangelo, chi riconosce la propria debolezza e si affida in tutto al Signore. C'è identità tra figliolanza e discepolato. Per questo - secondo le parole di Gesù - il discepolo, come può fare un figlio, riconosce l'impronta del Padre, riconosce i "segni dei tempi", e scorge l'azione di Dio ovunque il bene viene compiuto, anche se a compierlo è uno che non fa parte del gruppo dei discepoli. A Giovanni e a tutti i cristiani che vogliono misconoscere o peggio impedire di compiere il bene perché non si appartiene alla cerchia dei discepoli, Gesù ripete: "Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi". È una grande lezione di sapienza, anche umana, che rende i discepoli di Gesù capaci di riconoscere l'azione dello Spirito nella storia degli uomini.