PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera della Vigilia
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Preghiera della Vigilia
sabato 2 ottobre


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Chiunque vive crede in me
non morrà in eterno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Luca 10,17-24

I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: "Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome". Egli disse loro: "Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli".
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: "Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo".
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: "Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono".

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

I settantadue discepoli nel loro viaggio missionario hanno potuto sperimentare la forza trasformante del Vangelo dell'amore che Gesù aveva loro donato. Tornando, alla sera, si raccolgono attorno a Gesù: pieni di gioia gli raccontano i prodigi che hanno potuto operare tra la gente. Gesù, ascoltandoli, gioisce e conferma le loro esperienze: "Vedevo satana cadere dal cielo come una folgore". È la gioia che nasce nella comunità cristiana: ogni volta che comunica il Vangelo e vede il male indietreggiare, sconfitto dalla forza debole dell'amore. E Gesù conferma ai discepoli il potere che ha loro conferito: "Io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi". Sono parole che non dovremmo mai dimenticare come, invece, spesso irresponsabilmente facciamo: non ricordarle significa non credere alla forza del Vangelo e quindi far perdere di efficacia alla testimonianza che siamo chiamati a dare in mezzo agli uomini. Gesù aggiunge poi che la vera gioia, quella che nessuno potrà mai togliere al discepolo, consiste nell'avere i propri nomi scritti nei cieli, ossia presso il cuore stesso di Dio. La comunione con Gesù, con il Padre e con lo Spirito Santo è la vita del discepolo oggi e nel futuro. In questa comunione risiede l'origine della sua forza e anche della sua gioia. A questo punto, Gesù, ancora commosso per quanto quel giorno era accaduto, alza gli occhi al cielo e ringrazia il Padre perché ha scelto di confidare il segreto del suo amore a quei piccoli discepoli che si sono affidati a lui. È una preghiera dolce che sgorga dall'amore profondo che Gesù ha per il Padre e per i discepoli e, ora, anche per noi discepoli dell'ultima ora. Dopo aver pregato si volge verso quei settantadue e pronuncia una beatitudine che attraversa i secoli e coinvolge tutti i credenti: "Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete!" Anche a noi è concessa la grazia di "vedere", di ascoltare, di vivere con Gesù in maniera diretta partecipando alla vita della comunità dei credenti.