Memoria di san Giovanni Paolo II, morto nel 2005. Ricordo di Maria Salome, madre di Giacomo e Giovanni, che seguì il Signore fin sotto la croce e lo depose nel sepolcro. Leggi di più
Memoria di san Giovanni Paolo II, morto nel 2005. Ricordo di Maria Salome, madre di Giacomo e Giovanni, che seguì il Signore fin sotto la croce e lo depose nel sepolcro.
Lettura della Parola di Dio
Alleluia, alleluia, alleluia !
Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.
Alleluia, alleluia, alleluia !
Dal vangelo di Luca 12,54-59
Diceva ancora alle folle: "Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: "Arriva la pioggia", e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: "Farà caldo", e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l'aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo".
Alleluia, alleluia, alleluia !
Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.
Alleluia, alleluia, alleluia !
Perché tante volte non riusciamo a vedere i "segni del Signore" anche se sono davanti ai nostri occhi? La risposta è semplice: perché siamo a tal punto concentrati su noi stessi e sulle nostre cose da non riuscire a vedere altro. Eppure, dice Gesù, siamo molto abili quando si tratta di conoscere il freddo e il caldo. In questi casi alziamo gli occhi per vedere le nubi, oppure usciamo di casa per sentire il vento. Gesù ci avverte che dovremmo alzare i nostri occhi per comprendere il tempo della salvezza. Il primo grande segno è il Vangelo: è il segno dei segni, si potrebbe dire. "Questo tempo non sapete valutarlo", ammonisce Gesù. C'è un'urgenza di comprendere il mondo in cui viviamo, segnato dal dramma della pandemia e da tutte le conseguenze ad essa legate, che ci parla di un mondo connesso nel bene e nel male. Un giudizio obiettivo, una vera intelligenza della storia, aperta alla speranza, viene dalla frequentazione della Scrittura, dall'ascolto della Parola di Dio che illumina la mente e apre il cuore a comprendere i segni di Dio nella storia degli uomini. Per questo uno dei teologi più noti del Novecento, Karl Barth, amava dire che il cristiano ha in una mano la Bibbia e nell'altra il giornale. La Santa Scrittura è luce per i nostri passi. Proprio come l'esempio portato da Gesù: trovare l'accordo con l'avversario mentre si è per strada prima di arrivare al tribunale per il giudizio, altrimenti sarebbe troppo tardi. La Parola di Dio ci aiuta a scorgere i segni della presenza di Dio, a vedere il bisogno che questo nostro tempo ha del Vangelo dell'amore.