Preghiera della sera. Meditazione di mons. Ambrogio Spreafico sul libro di Ezechiele (Ez 37,15-28)
4 Май 2022 | продолжительность: 29:56
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Le parole, che abbiamo ascoltato, sono rivolte agli esiliati a Babilonia dal profeta Ezechiele, che aveva visto dissolversi quell'unità, che Dio aveva voluto mostrare al mondo intero fin dalle origini, attraverso il suo popolo, Israele. L’ingiustizia, la violenza, il peccato di idolatria sembravano avere messo in discussione definitivamente l'unità e la convivenza in Gerusalemme, tanto che la città appariva ormai un luogo inospitale e inabitabile. L’esilio e la dispersione furono la conseguenza, ma la parola profetica risveglia la speranza, aiuta a guardare oltre la delusione, il pessimismo ed anche ad accogliere la misericordia di Dio, che non ci condanna nel peccato, né permette che il mondo sia dominato dal male. Ezechiele, come altrove attesta il suo libro, non solo parla, ma mostra, fa vedere la parola che vuole comunicare, perché così Dio gli chiede più volte di fare. Sono quelli che gli studiosi chiamano le azioni simboliche del profeta, come quella che viene raccontata in questo brano dove Ezechiele mostra visibilmente quanto poi spiegherà. La parola di Dio è sempre anche possibilità di vedere e comprendere, perché spesso si è ciechi, sordi, si ascolta poco e quindi non si riesce a vedere in profondità, nelle vicende nel mondo e nel cuore degli altri. E’ bella l'immagine di Ezechiele: due legni con i nomi delle antiche tribù di Israele, uniti dalla mano del Profeta, come segno di unità di un popolo disperso è diviso, divisione che aveva contrassegnato la storia del popolo di Dio per diverso tempo dopo la morte del Re Salomone. E’ il profeta che li tiene uniti ed è la sua mano che diviene strumento verso l'unità, ma poi Dio aggiunge “Diventeranno una cosa sola in mano mia”. E’ il Signore l'artefice dell'unità, ma essa si manifesta attraverso il profeta; il profeta è strumento prezioso nelle mani di Dio, perché quel popolo ritrovi l'unità perduta. Soprattutto egli deve far vedere qualcosa che non si vede e che sembrava impossibile.
0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio
6:02 Lettura del libro del profeta Ezechiele (Ez 37,15-28)
9:16 Commento sul libro del profeta Ezechiele (Ez 37,15-28)
Dal libro del profeta Ezechiele
(Ez 37,15-28)
Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, prendi un legno e scrivici sopra: "Giuda e i figli d'Israele uniti a lui"; poi prendi un altro legno e scrivici sopra: "Giuseppe, legno di Èfraim, e tutta la casa d'Israele unita a lui". Accostali l'uno all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano. Quando i figli del tuo popolo ti diranno: "Ci vuoi spiegare che cosa significa questo per te?", tu dirai loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che è in mano a Èfraim, e le tribù d'Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia.
Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e di' loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni. Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti; seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre. Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre".
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