Divenire "alberi di pace": la conferenza interreligiosa organizzata da Sant'Egidio in Camerun

A Dschang, in Camerun, in un periodo difficile per il paese a causa degli attacchi terroristici e dei conflitti interni, la Comunità di Sant’Egidio ha voluto organizzare una conferenza interreligiosa sulla pace dal tema “Cultura, fedi e pace: quali rapporti?”, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Alhassan Danlami, imam della moschea della città, e il reverendo Njankou Desire, della Chiesa evangelica del Camerun.
Nella conferenza  si è sottolineata l’importanza dello spirito di Assisi vissuto e promosso da Sant’Egidio con gli incontri internazionali di Preghiera per la pace.
Gli interventi hanno trattato lo spirito di pace che anima le religioni, la ricerca del bene comune e l’urgenza  della conoscenza  reciproca per  evitare i pregiudizi e i discorsi di odio, la costruzione di una migliore convivenza, ma anche il problema del terrorismo e la carità come strumento di una pace durevole.
Le domande suscitate dagli interventi hanno fatto comprendere la profonda aspirazione della popolazione ad una convivenza pacifica. Ad essa hanno fatto eco nella cerimonia conclusiva, dopo un minuto di silenzio in memoria delle vittime della guerra e della violenza, le intenzioni di preghiera dei rappresentanti religiosi che, a nome di tutti i partecipanti, hanno manifestato l’intenzione di divenire un albero di pace, come espressione della polifonia nella diversità che fonda l’unità del mondo e del Paese.