SOLIDARIETÀ

Bambini italiani, immigrati da paesi diversi, rom: si impara a vivere insieme alla Scuola della Pace nel quartiere del Trullo, alla periferia sud di Roma

Alla Scuola della Pace, nel quartiere del Trullo, alla periferia sud di Roma, si impara ad amare la diversità e a vivere insieme.
In questa Scuola della Pace, che raccoglie circa 70 bambini di diverse provenienze e etnie, da qualche tempo sono state avviate delle attività rivolte particolarmente a sostenere l'alfabetizzazione e la scolarizzazione di alcune decine di bambini e adolescenti di un campo rom della zona per favorire la loro inclusione e integrazione nella scuola e nel tessuto sociale della città.

“Noi – ci dicono gli operatori - ci siamo soffermati su due problemi che ostacolano la scolarizzazione dei bambini rom: la difficoltà ad accedere all'iscrizione, considerando che anche i genitori hanno un basso livello di istruzione, e lo svantaggio educativo rispetto agli altri bambini, che spesso li scoraggia e li spinge ad abbandonare la scuola”.

Se quindi una parte dell’impegno è rivolto a superare le eventuali difficoltà burocratiche per l’iscrizione, dall’altro si tratta di sostenere la frequenza offrendo motivazioni e aiutando i piccoli rom a camminare al passo degli altri bambini.

Per questo alla Scuola della Pace – che si svolge 3 volte la settimana in orario pomeridiano - la maggior parte del tempo è dedicato allo studio.
I bambini, divisi in gruppi, sono accompagnati in maniera personalizzata, favorendo che con gli amici più grandi si crei un rapporto stabile, importante dal punto di vista affettivo, anche perché fornisce le motivazioni per superare le difficoltà dell’apprendimento.
    
Oltre a studiare si fa merenda insieme, si coglie l’occasione per festeggiare i compleanni, e si cerca anche di creare occasioni per rafforzare il legame con il mondo esterno al campo rom, con gite e visite.
L’arrivo al campo del pulmino con cui “amici grandi” li vanno a prendere è il momento più atteso. Andare insieme verso il luogo bello della Scuola della Pace è sempre una festa. Ma è anche un’occasione di amicizia e colloqui personali, in cui i bambini hanno la possibilità di sentirci compresi e valorizzati.

Questo impegno sta dando frutti: la frequenza scolastica di tutti è più regolare, i piccoli rom partecipano alle uscite didattiche, alle recite, e si integrano con gli altri bambini. E, cosa non da poco, il loro rendimento scolastico è decisamente migliorato.