I leader religiosi: nessuno usi il nome di Dio per benedire il terrore

I leader religiosi: nessuno usi il nome di Dio per benedire il terrore

Con una invocazione alla pace e al disarmo da parte dei principali leader delle fedi mondiali, si è concluso l’incontro di Sant’Egidio, dedicato alla preghiera e al dialogo tra religioni e culture

Le religioni possono fondare la pace ed educare ad essa. È l’alto richiamo dei leader delle principali fedi del mondo, l’uno seduto accanto all’altro, dopo aver firmato l’appello di pace, letto da Sabera Ahmadi, giovane afghana fuggita dal suo Paese, nella cornice del Colosseo, simbolo di “grandezza ma anche di sofferenza”, al termine dei due giorni di meeting, organizzato dalla comunità di Sant’Egidio, dal titolo “Popoli fratelli. Terra futura”, e che da 35 anni rinnova lo spirito dell’incontro di Assisi, voluto da Giovanni Paolo II. La pandemia di Covid, scrivono i religiosi, ha mostrato quanto gli esseri umani siano sulla stessa barca, che il futuro non appartiene all’uomo dello spreco e dello sfruttamento, ma a esseri umani solidali e popoli fratelli.

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[ Francesca Sabatinelli ]