"Popoli Fratelli, Terra Futura. Religioni e Culture in Dialogo"

Si è svolto a Roma il 35esimo incontro promosso dalla Comunità di Sant`Egidio nello "spirito di Assisi"

L'incontro interreligioso "Popoli Fratelli, Terra Futura. Religioni e Culture in Dialogo", che si è svolto a Roma il 6-7 ottobre, è il trentacinquesimo promosso dalla Comunità di Sant'Egidio nello "spirito di Assisi", dopo la storica giornata voluta da Giovanni Paolo II nel 1986. Un evento di speranza, dopo un anno dominato dalla crisi sanitaria per la pandemia da Covid-19, ma anche dai troppi conflitti ancora in corso nel mondo, dalla crisi ambientale e quella umanitaria con migliaia di profughi costretti ad abbandonare le loro terre, come in Afghanistan.
Rappresentanti delle grandi religioni mondiali, del mondo politico e della cultura provenienti da 40 Paesi si sono riuniti, di nuovo in presenza anche grazie agli effetti della campagna vaccinale, all'insegna della parola d'ordine: "insieme : Come ha ricordato il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I all'assemblea inaugurale: "ll mondo di prima non c'è più e abbiamo nelle nostre mani la possibilità di costruire un nuovo inizio, che non potrà che essere insieme". Mentre Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio, ha sottolineato: "Qui c'è la nostra responsabilità, certamente come singoli ma anche come comunità di uomini e donne di fedi diverse. Ricominciamo insieme!". Ripensare il mondo su nuove vie, più umane e fraterne, per non sprecare l'occasione di questa crisi mondiale e guardare al futuro con speranza.
L'incontro di pace si è concluso con la cerimonia finale al Colosseo, alla presenza di Papa Francesco e altri leader religiosi e politici, tra cui Ahmad Al-Tayyeb, grande Imam di Al-Azhar in Egitto, il rabbino Pinchas Goldschmidt, presidente della conferenza dei rabbini europea; presente anche Angela Merkel. Credenti di ogni fede hanno pregato per la pace, in luoghi diversi, per poi ritrovarsi e lanciare insieme un appello di pace, letto da una rifugiata afghana Bisogna "smilitarizzare il cuore dell'uomo", vendere meno fucili e distribuire meglio i
vaccini, ha detto con forza Papa Francesco, richiamato anche dal grande lmam Al Tayyeb. La pandemia ha mostrato quanto gli esseri umani siano sulla stessa barca, legati da fili profondi. Occorre allora cercare la pace e costruire insieme un mondo nuovo, come ha concluso Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio: «Un mondo di fraternità e di pace è l'auspicio: siamo all'appuntamento di un mondo nuovo, decisi a costruirlo con tutti, specie i poveri e i giovani». 


[ Chiara Rapella ]