Sant'Egidio, un posto tra le eccellenze

Sant'Egidio, un posto tra le eccellenze

Fra le eccellenze di Roma un posto particolare spetta alla Comunità di Sant'Egidio, oggi impegnata ad aiutare gli ucraini che lavorano nella Capitale, ospitando i loro familiari. Ciò che distingue la comunità fondata da Andrea Riccardi è il knowhow del sostegno al prossimo, l'intelligenza della solidarietà.
Nella Comunità, in prima linea nella nuova emergenza umanitaria, ci sono le persone che hanno inventato i «corridoi umanitari». Cioè le strade per far passare le vittime della guerra e permettere loro di arrivare in Italia, avendo salva la vita. Sì, loro, lo strascico umano di ogni conflitto, la conseguenza prevista e calcolata, le vite al centro della tempesta che è stata scatenata. Sono i cittadini ucraini che in questo momento vivono la separazione e la paura. Tra loro le tante colf e badanti che assistono i nostri anziani e puliscono le nostre case, di cui a volte cogliamo frammenti di conversazioni a bassa voce in una lingua sconosciuta. Oggi sono in preda all'angoscia, separate dai familiari in pericolo.
Organizzazioni come Sant'Egidio sono una risposta all'indifferenza, in primo luogo all'indifferenza di chi, in una lontana Capitale, ha iniziato una guerra che contempla - secondo un gelido computo - una certa quantità di vittime civili. Famiglie divise. Effetti collaterali di un Risiko feroce, giocato sulla pelle di persone vere.
Oggi, a Roma, qualcuno cerca di aiutarle, chiedendo a tutti uno sforzo di generosità.



[ Edoardo Segantini ]