A Sant'Andrea lo sport è di tutti

Inaugurate le aree "rigenerate" di via Serazzi e via San Rocco

Lo sport è per tutti e di tutti. E così nel cuore del quartiere Sant'Andrea due aree pubbliche in degrado, in via Serazzi e in via San Rocco, sono destinate a diventare nuovi luoghi di aggregazione e inclusione, soprattutto sociale, per gli abitanti del rione. Un modello da estendere in futuro ad altre periferie della città, realizzato da Fondazione De Agostini, in collaborazione con il Comune di Novara e di alcune associazioni sportive (Novara Basket, Polisportiva San Giacomo e Gymnasium Academy) con l'importante contributo della Comunità di Sant'Egidio Piemonte-Onlus. Un luogo di aggregazione all'aperto, completamente rigenerato da K-City, che ha preso vita sabato mattina al termine di una partecipata cerimonia di inaugurazione intitolata proprio "Sport per tutti a Sant'Andrea".
Numerose le istituzioni e le personalità intervenute, oltre a tutti gli attori che hanno firmato la convenzione, con testimonial d'eccezione come Romeo "Meo" Sacchetti, c.t. della nazionale di basket, e Davide Garzetti, freerunner e atleta parkour. In via San Rocco i ragazzi (compresi quelli del Baskin) potranno palleggiare e andare a canestro, mentre l'ex pista di pattinaggio di via Serazzi sarà adibita prevalentemente a street workout, il fitness, la calistenica e il parkour con un bell'impatto anche estetico. E l'attività sarà usufruibile anche per i bambini e i ragazzi del limitrofo Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini. Insomma la Fondazione De Agostini raddoppia, dopo la realizzazione nel 2019 del vicino Giardino Marco Adolfo Boroli, ideato per le iniziative culturali.
E dopo il saluto dell'assessore allo Sport del Comune di Novara, Ivan De Grandis, la presidente della Fondazione De Agostini Chiara Boroli ha esternato tutto il suo orgoglio: «Con la riqualificazione di queste due aree sportive - ha detto - La Fondazione fa un ulteriore passo nel suo impegno per la valorizzazione delle periferie della città. Grazie a tutti coloro che sono parte attiva nell'iniziativa, un esempio ben riuscito della collaborazione tra pubblico e privato per rendere Novara più accogliente ed inclusiva, dando a tutti le stesse possibilità».
La finalità principale è proprio quella di un luogo frequentato da chiunque voglia fare sport o semplicemente socializzare: «Lo spirito di Sant'Egidio 
è che tutti possano essere partecipi - ha sottolineato Daniela Sironi - Questa è una grande occasione e un messaggio generale, anche il primo ha bisogno dell'ultimo per sentirsi comunità. Uno sport inclusivo e non esclusivo "per tutti" è anche un fattore di incontro, di costruzione di legami, di pace di cui tutti sentiamo un grande bisogno».
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