Il sogno esaudito di Ester un lavoro per integrarsi

«Sono nigeriana. Sono felice di aver incontrato la Comunità di Sant'Egidio perché mi ha insegnato diverse cose: lavare, cucinare cibi italiani, stirare e imparare l'italiano. E stato tutto per me molto utile, bello e molto amabile». A parlare è Ester, una delle ospiti accolte dal Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Bari-Palese. Da oggi potrà inserirsi nel mondo del lavoro occupandosi di faccende domestiche, di cucina o governo della casa. Dunque, potrà inserirsi senza fatica nel mondo del lavoro.
Un sogno per Ester diventato realtà grazie al «Progetto Donna» organizzato dalla sede barese della Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con la cooperativa Auxilium che gestisce il Cara di Bari Palese. L'iniziativa ha coinvolto 43 donne che provengono da Nigeria, Camerun, Costa D'Avorio, Sierra Leone ed Eritrea.
Venerdì si è svolta la consegna degli attestati di partecipazione al «Corso di cura e igiene degli ambienti domestici e della famiglia» nel Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Bari. «Progetto Donna» è nato per aiutare le richiedenti asilo nel loro percorso di integrazione sul territorio, offrendogli la possibilità, attraverso laboratori di alfabetizzazione, cucito, cucina o governo della casa, di sviluppare competenze utili per un futuro inserimento lavorativo.
«La Comunità di Bari - spiega Giuseppe Gabrielli responsabile della Comunità di Sant'Egidio di Bari - è da sempre impegnata accanto agli ultimi. In questo momento particolare gli ultimi sono coloro che fuggono dalla guerra, dalle persecuzioni e dalla fame. Per rispondere a questa esigenza che parte dal territorio, gli amici della Comunità di S. Egidio si sono prontamente fatti prossimi alle donne richiedenti asilo ospiti del Cara di Bari gestito dalla Cooperativa Auxilium. Un modo per far sentire loro la nostra vicinanza e per avviarle ad una integrazione quanto prima necessaria».
Un'iniziativa che testimonia concretamente il senso di accoglienza e integrazione. «Siamo particolarmente contenti di questa collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio che opera per la Pace in tanti Paesi del Mondo e che con i corridoi umanitari ha dato una lezione di civiltà all'Italia e all'Europa - conclude Michele Di Lorenzo, direttore del Cara Auxilium - accogliere vuol dire aiutare ogni singola persona a superare i traumi delle terribili esperienze dalle quali proviene e aiutarla ad iniziare fin dal primo giorno un percorso che gli permetta di costruire una vita migliore per sé stessa e per i suoi cari. L'attestato che ricevono le 43 donne accolte al Cara di Bari è un passo nel loro cammino e un segno che il nostro Paese vuole che siano par
te della nostra società».




[ Annabella Turi ]