Sant’Egidio, la creatività e un Movimento basato sull’amicizia

Invisibili

Sollecitata e incuriosita da un carissimo amico, sabato ho incontrato un gruppo di una decina di persone con disabilità di Novara, in vacanza ad Armeno, mio paese sito sulle alture del Lago d’Orta. Che, con alcuni accompagnatori, hanno trascorso cinque\sei giorni in una struttura ricettiva adibita a esperienze di incontro – confronto, relax e inclusione. Al momento del mio arrivo, gli ospiti erano impegnati in un laboratorio di pittura, tutti alle prese con acquarelli e pennelli. Chi si stava cimentando a riprodurre una bellissima ortensia del giardino, chi una natura morta e altri stavano facendo disegni “più impegnativi”, inerenti a temi di attualità, come la guerra in Ucraina o l’emergenza ambientale.
Nel corso della mattinata, stimolati e aiutati dai loro accompagnatori, i ragazzi mi hanno fatto conoscere una realtà di cui ero ignara: il “Movimento Gli Amici”, costola della Comunità di Sant’Egidio. Nato per un’esigenza sorta sin dagli anni 70 quando la Comunità era impegnata nelle Scuole di Pace, ideate per favorire l’inserimento scolastico di bambini e ragazzi svantaggiati. Tra questi, anche minori con disabilità: il Movimento Gli Amici racchiude nel nome già la volontà di prestare loro una particolare attenzione perché erano, per lo più, soli e privi di amicizia, ma d’altro canto avevano una fede profonda ed erano in realtà “grandi esperti” di amicizia.
Attualmente attorno al Movimento gravitano un migliaio di persone con disabilità mentale, le loro famiglie e i loro amici. L’attività principale è costituita dai laboratori d’arte nati nel 1985, dove vengono svolte attività di formazione e apprendimento delle varie tecniche artistiche, in base alle singole attitudini dei ragazzi. Laboratori concepiti come work in progress, in quanto annualmente, o al massimo ogni due anni, viene prescelto un tema, sviluppato grazie alla collaborazione tra le varie sedi del “Movimento Gli Amici” distribuite su tutto il territorio nazionale. Il lavoro di quest’anno si basa sull’enciclica del papa riguardante i temi ambientali. Grazie a questa grande attività, il Movimento Gli Amici di Sant’Egidio ha ricevuto riconoscimenti importanti. Nel 2011 in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha realizzato una mostra che è stata ospitata al Quirinale.
Ma non ho visto solo i laboratori: della mia visita mi ha colpito anche l’impiego delle persone con disabilità nella preparazione e nella distribuzione dei pasti per i poveri. Un’attività di questo genere presuppone la valorizzazione della persona in quanto tale, a prescindere dalla disabilità, rendendola parte attiva e integrante della società, fatto non così scontato.
Oltre a questi “lavori di volontariato”, la comunità di Sant’Egidio è molto attenta all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Nel 1991 è stata costituita la Cooperativa Sociale “Pulcinella – Lavoro” con lo scopo di inserire giovani disabili nel settore della ristorazione. Impegno che è sempre cresciuto, di cui ne è dimostrazione la rinomata “Trattoria de Gli Amici” di Piazza Sant’Egidio di Roma, esempio di calore nell’accoglienza e di qualità. 


[ Anna Maria Gloria ]