La vecchiaia. Viviamola come un tempo di grazia

Noi e gli altri
Papa Francesco ci invita ad avere uno sguardo nuovo su un periodo della vita che produce tanti frutti maturi

Papa Francesco ha voluto raccogliere la sfida spirituale della vecchiaia. Già da arcivescovo di Buenos Aires era intervenuto sul tema. Da Papa ha sviluppato ancor più il suo insegnamento sulla vecchiaia sino a istituire un'apposita festa liturgica per celebrare la figura dei nonni. Ma soprattutto attraverso un ciclo di Catechesi, da marzo ad agosto, ora raccolte nel volume" La vita lunga. Lezioni sulla vecchiaia" (Lev/Solferino, 224 pagine, 17 euro), papa Francesco propone una visione più articolata e complessiva del senso della vita per agli anziani - in particolare i credenti, ma non solo - perché affrontino questa età come un tempo di grazia, un tempo opportuno, un tempo di crescita. Anche se il fisico diventa fragile, non per questo è un'età della vita da guardare con sospetto, apprensione, distacco.
La vecchiaia non è il tempo dello "scarto" - come la società dell'efficienza vorrebbe indurci a pensare. La vecchiaia, piuttosto, è il periodo che conduce al compimento la propria esistenza. Queste Catechesi, rilette ora tutte di seguito, delineano un pensiero importante su un'età della vita che in Italia riguarda ben 14 milioni di persone (dai 65 anni in su): un popolo!
In realtà, le riflessioni su questa età riguardano tutte le generazioni. La vecchiaia, certo, chiama alla mente una specifica condizione di vulnerabilità e di debilitazione, che accompagna inevitabilmente l'accumulo degli anni vissuti e il logoramento delle energie vitali. Non dobbiamo, però, iscrivere il prolungamento dell'esistenza nella tarda età nell'immagine semplificata di una vita che sopravvive alla perdita delle proprie forze, e che si consuma per le sue malattie. Questa astrazione non corrisponde alla dinamica effettiva delle età della vita. L'esistenza umana, nel suo complesso, condivide a ogni età eventi che le richiamano la sua vulnerabilità costitutiva, come il Covid ha ricordato.
Papa Francesco con questo volume "La lunga vita. Lezioni sulla vecchiaia", vuole sottolineare soprattutto due aspetti. Prima di tutto dobbiamo comprendere a fondo la nostra condizione umana, per farne motivo di cura vicendevole. Secondo: con le persone anziane di cui parla, tratte dalla Bibbia, vuole evidenziare che questa età della vita è quella del compimento di tutta l'esistenza. È l'età che raccorda le generazioni tra loro. Oggi è più che mai vero.
L'allungarsi della durata della vita comporta la necessità di una nuova alleanza tra le generazioni, tra giovani, adulti, anziani, in un dialogo costante. E la vecchiaia, ancor più delle altre età, è il tempo della preghiera. Per se stessi e per gli altri. La preghiera è un dono preziosissimo che gli anziani possono fare alla società e alla Chiesa. Ricordo un'anziana che mi disse di aver compreso perché il Signore le dava gli anni della vecchiaia: «Ho più tempo per pregare per la pace nel mondo». Aveva un elenco dei Paesi della terra e ogni giorno pregava per la pace in uno di essi. Questo piccolo episodio mi richiama alla mente quanto diceva a tale proposito Olivier Clément, grande teologo ortodosso: «Una civiltà dove non si prega più è una civiltà dove la vecchiaia non ha più senso».


[ Vincenzo Paglia ]