Il pranzo di Natale della Comunità di Sant'Egidio. Un libro per i 40 anni

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Sono passati 40 anni da quando la Comunità di Sant'Egidio organizza il pranzo di Natale. Un pranzo che non esclude nessuno, al contrario, vuole essere motivo di incontro e regalare un momento di felicità e condivisione a chi è più in difficoltà, in armonia con lo spirito del Natale e i valori della Comunità. Un pranzo in famiglia, ognuno con la propria storia da raccontare e una tavola imbandita, all'insegna dell'inclusività e dello stare bene, insieme, per restituire dignità ai meno fortunati. L'obiettivo è di raggiungere anche carceri, profughi e istituti per anziani.
"Il pranzo di Natale. Una tavola per tutti"  è il libro di Comunità di Sant'Egidio
, a cura di  Vincenzo Paglia , in cui il messaggio arriva forte e chiaro: non un pranzo per i poveri ma con i poveri, la loro festa e di chi viene per aiutare. Nel libro si parla di tutto questo e racconta la storia di come è nata questa iniziativa: "Dicembre del 1982. La Comunità si interrogava sul Natale che stava per arrivare. La grande festa della nascita di Gesù - nonostante il diffuso clima consumista che portava a trascurare il senso religioso di quel giorno - conservava la forza del suo messaggio evangelico: restava comunque un giorno diverso dagli altri, un'occasione per essere migliori, per fare i regali, per stare in famiglia".
Questo libro racconta le storie e i volti delle famiglie povere e umili che la Chiesa ha raccolto intorno a sé, della solitudine che guarisce per qualche ora di spensieratezza. Questo è un libro che smuove la nostra coscienza, ci fa conoscere il prossimo, tanto che a pranzo tutti diventiamo più vicini, sotto lo stesso tetto, quel tetto che molti non hanno il lusso di avere: " Benestanti o povere, le famiglie amavano ritrovarsi e fare festa in quel giorno.
A pensarci bene, però, questa consuetudine così comune rendeva quel giorno di festa ancor più amaro per chi non aveva nessuno. A Sant'Egidio 
lo sapevamo bene: da diversi anni conoscevamo la solitudine soprattutto degli anziani della periferia romana e di alcune zone del centro, le difficoltà di molte donne sole con bambini e l'isolamento di persone con disabilità o malate che non ricevevano il sostegno necessario. Con tutti costoro si trascorrevano momenti di amicizia e solidarietà anche a tavola, in particolare durante le feste. Dal senso di famiglia vissuto con i poveri, dalla conoscenza personale dei loro dolori, è nata questa grande "festa di famiglia" che è il pranzo di Natale a Santa Maria in Trastevere" .