I pranzi di Sant'Egidio con le visite ai detenuti per un Natale condiviso

Il pranzo di Natale: le numerose iniziative promosse dai volontari con le famiglie povere, i senza dimora e gli anziani soli. Oltre mille le persone coinvolte nelle carceri e nei due pranzi natalizi

In questo tempo di Natale la Comunità di Sant'Egidio ha cercato di condividere la buona notizia del Vangelo con tante persone povere, marginali, malate, straniere. I momenti di incontro e di festa sono stati diversi nella città di Civitavecchia: nella mattina di sabato 24 dicembre, presso la casa dell'Amicizia in Vía Antonio da Sangallo 36, i volontari hanno distribuito i pacchi natalizi a circa 200 persone di varie età e nazionalità: la festa del dono è stata l'occasione per parlare e testimoniare la bellezza del Natale e dell'amicizia. La sera della vigilia questa gioia è stata condivisa con 50 senzatetto di Civitavecchia e Santa Marinella ai quali è stata portata una cena calda insieme a dei regali personalizzati.
Un forte messaggio di solidarietà e di pace è salito il 25 dicembre dalla Chiesa di San Giovanni Battista e dalla sala «Giovanni Paolo II» della Cattedrale, dove si sono svolti i Pranzi di Natale. Quest'anno si festeggiava anche il quarantesimo anniversario del primo pranzo di Natale, nel 1982 alla Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma. Una grande tavolata, quella del 25 dicembre, che da Roma, Civitavecchia e tante citta italiane, ha abbracciato il mondo intero con migliaia di banchetti: dalle 47 persone del 1982 ai 250 mila in tante città e villaggi del mondo.
Il pranzo alla Cattedrale, che vedeva anche un grande tavolo centrale con 16 mamme e bambini fuggiti da Kharkiv, Odessa, Mariupol e altre città ucraine, è stato arricchito della presenza del vescovo Gianrico Ruzza, che ha introdotto la preghiera, salutato e manifestato solidarietà e vicinanza. Il sindaco Ernesto Tedesco si è commosso nel fare gli auguri a concittadini che spesso sono invisibili ai più e alle istituzioni.
Tutto si e svolto come un Natale in famiglia. Il menù prevedeva pasta al forno, polpette, patate, piselli, mandarini e dolci natalizi, come avviene in famiglia anche il dono personalizzato, con il nome di ogni invitato. Nella Chiesa di san Giovanni Battista, alla fine del pranzo e prima della consegna dei regali, con l'immancabile Babbo Natale, il pastore Salvatore Scognamiglio ha rivolto ai presenti l'augurio di poter vivere sempre nella fratellanza e nella solidarietà.
Mercoledì 28 dicembre i volontari di Sant'Egidio hanno portato il messaggio del Natale ai detenuti dei due Penitenziari di Civitavecchia. Tombola, premi e canti hanno preceduto la consegna dei regali da parte di Babbo Natale: una tuta agli uomini e un pigiama alle donne, più altri piccoli oggetti per tutti i circa 650 reclusi. Momenti di gioia che sono fondamentali per persone che soffrono la prigionia, la solitudine e la lontananza dai propri cari. Non bisogna dimenticare che in Italia quasi novanta detenuti si sono tolti la vita dall'inizio dell'anno. Il vescovo Ruzza ha rivolto gli auguri del Natale dopo aver incontrato molti di loro nella bella liturgia celebrata il 25 dicembre. La direttrice Patrizia Bravetti; insieme al comandante e a tanti educatori, ha condiviso questi incontri sia nelle sezioni maschili che in quella femminile. 


[ Massimo Magnano ]