Si prega insieme, perché «non si può morire di speranza»

Per i migranti
Anche a Frosinone, lunedì scorso, la Comunità di Sant'Egidio ha organizato un momento di preghiera e di riflessione in ricordo dei tanti migranti morti nel tentativo di raggiungere lEuropa. L'iniziativa "Non si può morire di speranza" si è svolta a pochi giorni dalla Giornata mondiale del rifugiato - celebrata il 20 giugno - e dell'ultimo naufragio avvenuto in acque greche dove hanno perso la vita in centinaia tra bambini, donne e uomini.
Nella sede della Comunità, in viale Mazzini, si sono ritrovati in tanti - anche di altre religioni - per ricordare le numerose tragedie, di cui spesso non si ha neppure notizia attraverso i tg o le agenzie di informazione. Nomi, età e storie che si intrecciano e spesso trovano la morte lungo la rotta balcanica, nelle acque di quel tratto di mare davanti alle coste greche e turche oppure nel Mar Mediterraneo in direzione dell'Italia.
Dalle testimonianze di alcuni giovani oggi accolti dalla Caritas diocesana i presenti hanno ascoltato le condizioni di vita che spingono i migranti a lasciare i loro Paesi lacerati da guerre, violenza e povertà nel difficile tentativo di passare di nazione in nazione alla ricerca di un modo per arrivare in Europa. Guidati da don Paolo Cristiano, a chiusura dell'iniziativa i presenti hanno recitato la preghiera per i migranti, affidando al Signore il ricordo dei migranti che hanno perso la vita nei viaggi verso l'Europa.

[ Ro.Cec. ]