"Liberi di scegliere", il progetto di reinserimento di minori e mamme lontano dai contesti mafiosi

"Liberi di scegliere", il progetto di reinserimento di minori e mamme lontano dai contesti mafiosi

Presentazione nell'aula consiliare
Nell'aula consiliare del Comune la Comunità di Sant'Egidio, assieme alla presidenza del Consiglio comunale, ha presentato il progetto del presidente del Tribunale per i minorenni, Roberto Di Bella, "Liberi di scegliere", già partito in Calabria e in alcuni contesti siciliani, che prevede di liberare dalla mafia minori o mamme che lo richiedono pensando e realizzando programmi di reinserimento nella società in luoghi geografici distanti dal Comune di origine e dalle dinamiche mafiose familiari che appaiono a volte insuperabili.
Dopo i saluti del presidente del Consiglio comunale Anastasi e del sindaco Trantino, è stata la prefetto Maria Carmela Librizzi a sottolineare quanto, alla luce degli osservatori prefettizi, ci sia bisogno di strumenti per le periferie e il presidente della Corte di appello, Filippo Pennisi, ha sottolineato quanto Catania goda di una rete istituzionale in sintonia e quindi questo è un tempo favorevole per prendere iniziative per la città. Dopo i saluti, introdotto dal moderatore, il direttore de "La Sicilia", Antonello Piraneo, sono intervenuti Pippo Vecchio, garante per l'infanzia Sicilia, che ha sottolineato quanto poco la finanziaria regionale abbia dato risposte per le esigenze delle periferie e quanto invece abbia risposto alle tante sagre o feste di paese che hanno assorbito larga parte delle risorse regionali.
Ida Nicotra, professore ordinario di diritto costituzione di Unict, ha parlato del bisogno di un ascensore sociale e del ruolo che l'Università può assumere e, di seguito, Emiliano Abramo ha parlato delle domande che la Comunità di Sant'Egidio ha individuato negli anni nelle periferie e del bisogno di una legge regionale che libero dalla presenza mafiosa la liberi dei più piccoli, auspicando un dibattito cittadino e una legge regionale a sostegno di "Liberi di scegliere".
A concludere è stato Roberto Di Bella, autore del progetto e presidente del Tribunale per i minorenni, che ha evidenziato quali siano gli strumenti che attualmente ha messo in atto e quali siano le cose da poter realizzare con il sostegno delle altre istituzioni e della società civile coinvolta.