Un momento di fratellanza. Simbolo di unione tra due culture

Un momento di fratellanza. Simbolo di unione tra due culture

L'evento. La comunità di "Sant'Egidio" ospita la festa del perdono. L'iniziativa nella mensa diocesana con la comunità musulmana
L'unione tra due culture. Un simbolo di pace e di fratellanza che si rinnova. Grande festa ieri pomeriggio alla mensa diocesana della comunità di Sant'Egidio. Dopo trenta giorni di digiuno la comunità musulmana di Frosinone ha festeggiato insieme ai volontari, bambini e ospiti del dormitorio, la giornata del perdono. Condividendo tutti insieme dolci tipici della cucina e della tradizione araba.
La maggior parte di loro frequenta quotidianamente i locali della mensa. Ma ieri il gruppo si è allargato ulteriormente. Presenti anche il vescovo della diocesi di Frosinone - Veroli - Ferentino e Anagni - Alatri, monsignore Ambrogio Spreafico, Loredana Piazzai responsabile della comunità di Sant'Egidio di Frosinone e don Paolo Cristiano. «In questa società difficile voi avete un luogo che potete considerare come casa vostra - ha detto il vescovo Spreafico - La preghiera aiuta chi prega a essere in fraternità con gli altri. Benvenuti e auguri a tutti».
Un luogo, dunque, aperto a diverse le religioni in cui anche Selmi Chokri, coordinatore della moschea, ha voluto ringraziare per l'opportunità ricevuta: «Oggi è il secondo giorno di festa dedicato allo scambio dei dolci». Ogni famiglia, infatti, ha portato un dolce tipico prodotto rigorosamente a casa. Un modo anche per ringraziare i volontari dell'ospitalità che ricevono ogni giorno.
La mensa è attiva tre giorni a settimana: il lunedì, il mercoledì e il venerdì dove la comunità di Sant'Egidio offre un pasto al giorno. Circa cinquanta in una settimana. E ieri proprio lì, in un posto che ormai considerano una seconda casa, è stato celebrato un momento di unione tra due culture: musulmana e cattolica. .

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