PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria dei Santi e dei Profeti
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria dei Santi e dei Profeti
mercoledì 6 aprile


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi siete una stirpe eletta,
un sacerdozio regale, nazione santa,
popolo acquistato da Dio
per proclamare le sue meraviglie.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro degli Atti 5,17-26

Si levò allora il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducei, pieni di gelosia, e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica. Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprì le porte del carcere, li condusse fuori e disse: "Andate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vita". Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.
Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio, cioè tutto il senato dei figli d'Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. Ma gli inservienti, giunti sul posto, non li trovarono nel carcere e tornarono a riferire: "Abbiamo trovato la prigione scrupolosamente sbarrata e le guardie che stavano davanti alle porte, ma, quando abbiamo aperto, non vi abbiamo trovato nessuno". Udite queste parole, il comandante delle guardie del tempio e i capi dei sacerdoti si domandavano perplessi a loro riguardo che cosa fosse successo. In quel momento arrivò un tale a riferire loro: "Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo".
Allora il comandante uscì con gli inservienti e li condusse via, ma senza violenza, per timore di essere lapidati dal popolo.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi sarete santi
perché io sono santo, dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il brano degli Atti riporta l'arresto e la liberazione miracolosa degli apostoli. Il testo inizia notando l'arresto degli apostoli ordinato dal sommo sacerdote e dai sadducei a motivo dell'invidia per il successo che quelli riscuotevano presso il popolo. L'autore parla di "livore" dei capi di Israele. Conosciamo tutti i danni che provoca l'invidia che, tra i sentimenti cattivi, è il più diabolico. Nel libro della Sapienza si dice che la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo. E per invidia gli apostoli furono messi in carcere. La predicazione della Parola di Dio continuava a compiere miracoli, e la comunità cristiana cresceva tra il favore del popolo. Ma non di quello dei sacerdoti e dei sadducei, in particolare. Sappiamo comunque che sulla comunità cristiana si abbatte sempre lo stesso destino che si accanì su Gesù. Ma il Signore non abbandona i suoi discepoli alla prigione. E nella notte un angelo, miracolosamente, scende a liberarli dal carcere. E ordina loro di andare nuovamente nel Tempio a predicare al popolo. Si potrebbe dire che ormai è impossibile incatenare la Parola di Dio. Gli Erode di turno che, di volta in volta, tenteranno di far tacere il Vangelo, saranno sconfitti. Anche nel secolo scorso abbiamo assistito ai drammi provocati dai regimi totalitari decisi a far tacere il Vangelo, imprigionando e uccidendone i testimoni. E nei nostri giorni, all'inizio di questo nuovo millennio, sembra intensificarsi la persecuzione contro i cristiani. C'è un mistero nella persecuzione dei cristiani. Perché ci si accanisce contro di loro? Che male fanno? In verità, i cristiani che sono miti e umili e che non hanno nessuna particolare rivendicazione da fare, sono la contestazione radicale alla violenza del male. La mitezza evangelica, prima o poi, spezza ogni catena di violenza. Per questo, il male non sopportando questa mitezza vuole in ogni modo sradicarla dalla faccia della terra. La mitezza cristiana non è tesa ad eliminare i persecutori: semmai, dalla bocca dei credenti, anche quando sono in catene, si alza una preghiera per i nemici e i persecutori. Purtroppo, la narrazione successiva mostra la perversa perseveranza del male che attraverso i suoi servi sciocchi continua a far incarcerare gli apostoli.