PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria dei Santi e dei Profeti
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria dei Santi e dei Profeti
mercoledì 7 giugno


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi siete una stirpe eletta,
un sacerdozio regale, nazione santa,
popolo acquistato da Dio
per proclamare le sue meraviglie.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Salmo 25 (24), 2-9

2 Mio Dio, in te confido:
che io non resti deluso!
Non trionfino su di me i miei nemici!

3 Chiunque in te spera non resti deluso;
sia deluso chi tradisce senza motivo.

4 Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.

5 Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
Vau io spero in te tutto il giorno.

6 Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.

7 I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

8 Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;

9 guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi sarete santi
perché io sono santo, dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

La liturgia ci fa pregare ancora con il Salmo 25 di cui riporta alcuni versetti. È una preghiera innalzata al Signore in un momento particolarmente difficile per il credente che vede messa a dura prova la sua stessa fede. Il salmista fa forse riferimento al tempo dopo il ritorno dall'esilio, quando i più fedeli, mentre rientrano nella loro terra, non sono accolti da chi era rimasto. La delusione è davvero grande. E la domanda se era valsa la pena essere stati fedeli alla legge del Signore si faceva davvero angosciosa. Ma il Signore, mantiene le sue promesse? In tale contesto il credente ribadisce la sua fede nel Signore: «A te elevo l'anima mia, Dio mio! In te confido: che io non resti deluso! Non trionfino su di me i miei nemici!» (vv. 1-2). Sono parole che sgorgano da un credente che vuole confidare in Dio nonostante tutte le difficoltà che gli si parano dinanzi. Egli professa la sua fiducia nella giustizia di Dio: «Chiunque in te spera non resti deluso; sia deluso chi tradisce senza motivo» (v. 3). Il credente sa bene che il Signore guida sulla giusta via chi osserva la legge. Per questo la sua preghiera si rivolge al Signore: «Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza» (vv. 4-5). E può chiedere al Signore che perdoni le sue colpe, anche se sono grandi: «Perdona il mio peccato anche se è grande; sono solo e infelice; allevia le angosce del mio cuore; liberami dagli affanni; i miei nemici sono molti e mi detestano con odio violento; libera Israele da tutte le sue angosce». Il salmista, mentre confessa la sua angoscia, esprime anche l'insoddisfazione che abita il suo cuore non solo quando è attorniato dai nemici ma anche quando si allontana da Dio. In effetti, nulla può soddisfarci se non Dio solo. La preghiera ci mette davanti al Signore e ci fa uscire dall'angoscia e dalla tristezza. Le parole del Salmo ci invitano ad alzare lo sguardo verso il Signore: «Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre» (v. 6). La fede del credente non è in se stesso e nella sua coerenza. Siamo tutti deboli e incoerenti. La saldezza è nella fedeltà del Signore che non ci abbandona. È la sua misericordia che sta all'origine della nostra salvezza. E, come per vincere la nostra smemoratezza, anche a motivo della concentrazione su noi stessi, il salmista ci fa ripetere: «Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà Signore» (v. 7). Sant'Agostino commenta: «Ricòrdati della tua misericordia, Signore, per ché gli uomini credono che te ne sia dimenticato... Ricòrdati che le tue misericordie sono eterne. Mai infatti sei stato senza di esse... e non hai privato mai la tua creatura di tante e così grandi consolazioni». E il salmista canta ancora la bontà del Signore che salva i peccatori e guida i poveri: "Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia" (v. 8-9).