Cultura e conoscenza Vs. razzismo e antisemitismo

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Una pace futura potrà essere veramente tale solo se ogni uomo sarà liberato dall’odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest’odio e l’avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore” scriveva Etty Hillesum, giovane donna uccisa ad Auschwitz.

Purtroppo il virus dell'antisemitismo e del razzismo sono ancora forti. Andrea Riccardi, in un editoriale per la Giornata della Memoria, che si celebra lunedì 27 gennaio, parla di un antisemitismo minaccioso che si diffonde in Europa, a cui bisogna rispondere con "più cultura, più conoscenza". LEGGI TUTTO

Ne abbiamo visto i tragici effetti nel corso di quest'anno (in Italia sono stati censiti 181 episodi di antisemitismo, e non possiamo dimenticare l'attacco alla sinagoga di Halle in Germania). E' necessario rispondere costruendo legami e nuovi percorsi di amicizia tra cristiani ed ebrei, come ha chiesto mons. Ambrogio Spreafico: "Per combattere l'odio e il pregiudizio, infatti, non bastano dichiarazioni di principio, ma occorrono percorsi concreti e tenaci di dialogo e di amicizia" LEGGI TUTTO.

È la strada che abbiamo scelto di percorrere, che abbraccia quanti sono vittime di qualunque tipo di discriminazione e razzismo.

Per questo siamo tornati a Lesbos, dove un popolo di rifugiati, più di 20mila, affronta i venti dell’inverno nel campo profughi di Moria, tra le tende, nelle lunghe file per l’acqua e per il cibo. Dove i bambini non possono andare a scuola. E continuiamo l'impegno per i corridoi umanitari, per percorrere quel breve tratto di cielo dalle porte dell’Europa a Roma, in modo sicuro non sui barconi, non attraverso i trafficanti di uomini. GUARDA LA VIDEO INTERVISTA A DANIELA POMPEI

Per questo abbiamo sostato nel ricordo di Laurent, ragazzino ivoriano, ritrovato senza vita nel carrello di un aereo atterrato a Parigi. Una morte inaccettabile che ci chiama a un rinnovato impegno per i bambini in Africa.

La domanda di pace che sale dall'Africa, questa settimana si è colorata di speranza, grazie alla firma di un importante accordo per il cessate il fuoco, firmato da tutte le parti politiche del Sud Sudan riunite a Sant’Egidio. È una nuova pagina di pace per un paese giovanissimo, spezzato dalla guerra civile. Per saperne di più vai al DOSSIER SUD SUDAN 



Così inizia il 2020, tra venti di guerra e domande di pace, drammi - come quelli che vivono i migranti - e speranze. Così camminiamo insieme nella storia, forti di tanti amici

La Comunità di Sant'Egidio

 

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