Appello Urgente per salvare la vita di Melissa Lucio, ispanica, madre di 14 figli, condannata in Texas. L'esecuzione è fissata per il 27 aprile 2022

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Melissa Lucio, 53 anni, è una donna ispanica (messicano-americana nata negli Stati Uniti), di Harlingen, del sud del Texas/Contea di Cameron, nella Valle del Rio Grande, a 30 minuti di macchina dal confine con il Messico. È cattolica e si trova da 14 anni nel braccio della morte di Gatesville in Texas ed ha avuto 14 figli.

Melissa nel 2007 fu arrestata dopo il ritrovamento da parte della polizia del corpo senza vita di sua figlia Mariah (che all’epoca aveva due anni), morta per un trauma cranico contusivo, come era evidente dall’esame del corpo pieno di lividi.
La polizia immediatamente accusò Melissa dell’omicidio, dopo un interrogatorio estenuante durato 7 ore (fino alle 3 del mattino), condotto senza l’assistenza di un avvocato. Alla fine la donna ammise di aver causato i lividi, ma di essere innocente e di non di aver ucciso la bambina, come continua a ripetere ancor oggi.

Non vennero condotte indagini, né al processo furono portate prove o ascoltati testimoni.  Melissa ebbe un pool di avvocati corrotti che non seppero difenderla adeguatamente. Quando una delle sue figlie ammise di essere responsabile della caduta di Mariah dalle scale quel giorno, l’avvocato decise di non utilizzare tale dichiarazione nel corso del dibattimento, sebbene ciò avrebbe probabilmente potuto scagionare Melissa dall’accusa di omicidio, dimostrando la sua innocenza.

Al processo il procuratore distrettuale Armando Villalobos non volle tenere conto dell’evidenza di diversi fatti:
– i figli di Melissa, che hanno sempre sostenuto che Melissa non era violenta, non furono ammessi a testimoniare, sebbene due dei figli più piccoli dichiararono nel corso di interviste filmate di aver visto la bambina cadere da una rampa di scale.
– Melissa non aveva precedenti, non era mai stata arrestata prima, né era mai stata accusata di violenze sui bambini.

Così nel 2008 Melissa, grazie ad una difesa inefficace e un giudice corrotto, fu condannata a morte, senza prove evidenti e senza testimoni, ma solo per una colpevolezza presunta.
Nel 2019, la Corte di appello federale riconobbe che era stato leso il diritto ad una giusta difesa, ma nonostante ciò Meliss rimase nel braccio della morte e nel gennaio 2022 è stata fissata al 27 aprile la data dell’esecuzione.

Il caso di Melissa a partire dal 2020 ha avuto un’ampia visibilità internazionale e sta crescendo un movimento di opinione per salvare la sua vita, anche grazie all’uscita di un film di Sabrina Van Tassel disponibile in commercio, intitolato “The State of Texas vs. Melissa”.

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