PENA DI MORTE

Salvare Kenneth Smith, evitare la barbarie di una esecuzione inumana. In queste ore decine di migliaia di appelli stanno arrivando da ogni parte del mondo

Si è svolta questa mattina a Roma, nella Sala Conferenze della Comunità di Sant'Egidio, una conferenza stampa per denunciare al mondo la terribile esecuzione di Kenneth Eugene Smith, prevista il 25 gennaio in Alabama (USA).

In contemporanea si sono svolte in Europa altre conferenze in diverse città europee tra cui Parigi, Barcellona e Budapest.
Condannato per un omicidio commesso nel 1988 e detenuto nel braccio della morte del carcere di Holman da 35 anni, Kenneth sarà ucciso - per la prima volta nella storia umana - con la cosiddetta "ipossia da azoto",  mezzo talmente crudele che è già stato vietato a livello internazionale perfino per la sperimentazione sugli animali.
In suo favore è stata lanciata una petizione alla governatrice dell'Alabama, per chiedere di rinunciare a questa immensa crudeltà. Decine di migliaia di firme già inviate sono finora rimaste inascoltate, ma la mobilitazione prosegue.
Durante la conferenza stampa, trasmessa anche in streaming, Mario Marazziti, cofondatore della World Coalition Against the Death Penalty, ha raccontato la storia di Kenneth Smith e rilanciato con forza l’appello per ottenere la salvezza del primo uomo che potrebbe essere ucciso da uno Stato con l’azoto.

Il video della Conferenza stampa