MONDO

La visita del card. Carlos Aguiar Retes alla Comunità di Sant'Egidio di Città del Messico

"In questo luogo, che tanto bene ha fatto alla città durante la pandemia, i poveri si chiamano amici": con queste parole è iniziata la visita del Cardinale Aguiar Retes al terreno nel centro di Città del Messico dove si costruirà la sede della Comunità di Sant'Egidio.
In tanti, amici, giovani universitari, senzatetto, bambini delle Scuole della pace hanno potuto conversare a lungo con il cardinale e raccontare ognuno dal suo punto di vista come la Comunità sia un luogo di accoglienza, un riparo sicuro in una città tanto caotica, dispersiva e a volte rischiosa.
Il cardinale ha voluto salutare personalmente i più poveri, conoscere bene le loro storie per capire meglio come la Comunità abbia lottato durante la pandemia per sostenere più di 1.500 adulti ed anziani che settimanalmente si recavano al terreno in cerca di cibo e sostegno.
Con semplicità durante questa visita si è manifestato, ha detto Cesar Cardenas responsabile della Comunità, "Come l'amicizia con i poveri ci permette vedere ogni giorno la realtà cosi com'è. Ascoltare i poveri accompagnati dalla lettura del Vangelo è e sarà la nostra scuola. Con loro capiamo il significato dell'ingiustizia e ci sforziamo di capire prenderci cura dell'altro".
Il cardinale ha espresso il suo apprezzamento per la passione con cui si aiutano ed amano i poveri, per le iniziative realizzate nella diocesi e per lo sforzo di mantenere aperto il dialogo interreligioso e ecumenico in una città "mondo" che ospita rappresentanti religiosi di differenti fedi e culture.