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La difesa dei diritti dei bambini nel mondo: l'impegno di Sant'Egidio

Dalle Scuole della Pace al programma BRAVO!, dai centri nutrizionali a DREAM: l'azione continua della Comunità a favore dell'infanzia

Il 20 novembre del 1989, esattamente 34 anni fa, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child), ratificata dall’Italia nel 1991.
Era la prima volta in cui, cercando di armonizzare differenti esperienze culturali e giuridiche, venivano affermati in forma coerente i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.
La Convenzione è rapidamente divenuta il trattato in materia di diritti umani con il maggior numero di ratifiche da parte degli Stati. Ad oggi sono ben 196 gli Stati parti della Convenzione. Da allora ogni anno, il 20 novembre si celebra la Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

I quattro principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza:

  • Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minorenni, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
  • Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
  • Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell'adolescente (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione internazionale.
  • Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni. (fonte Unicef)

Negli ultimi anni, le disuguaglianze sono aumentate in vari ambiti: dal cambiamento climatico all'istruzione, dalla salute mentale alla lotta contro il razzismo e la discriminazione. Bambini e giovani stanno facendo sentire la loro voce su questioni cruciali per la loro generazione, sollecitando gli adulti a costruire un futuro migliore come per esempio le manifestazioni "Fridays For Future" contro il riscaldamento globale e il cambiamento climatico.

Fin dalla sua fondazione, la Comunità di Sant’Egidio si è impegnata a favore dei più piccoli, promuovendo i loro diritti e rispondendo alle complesse sfide incontrate. Nei nostri programmi per l’infanzia, troviamo risposte concrete a molti diritti ancora negati. Oggi, in occasione della Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell'adolescenza, vogliamo sottolineare alcuni di questi aspetti:

Non più invisibili!

Secondo l'articolo 7 della Convenzione sui diritti del fanciullo, ogni bambino dovrebbe essere “registrato immediatamente alla nascita, avere un nome, una cittadinanza e, ove possibile, conoscere e essere allevato dai propri genitori”. Tuttavia, nel mondo, un bambino su quattro al di sotto dei 5 anni non è registrato all'anagrafe (circa 230 milioni). Questa mancanza di registrazione nega loro diritti fondamentali come l'accesso all'istruzione e ai diritti civili, rendendoli vulnerabili ad abusi e traffico di esseri umani. Per contrastare questa situazione, la Comunità di Sant’Egidio ha lanciato il programma BRAVO (Birth Registration for All Versus Oblivion), attivo in Burkina Faso, Mozambico e Malawi, che sta contribuendo a ridurre l'anonimato di milioni di persone, soprattutto bambini.

In libreria troverete "Nascere non basta": un'opera che tratta la questione dei bambini invisibili e dello stato civile in Africa, basata sull'esperienza del programma BRAVO.

Il diritto alla salute

L'articolo 24 della Convenzione afferma che tutti i bambini hanno diritto a godere di buona salute, che include l'accesso a acqua potabile, un ambiente salubre, cibo, vestiti e cure mediche adeguate.

Il programma DREAM si dedica alla salute dei bambini africani, mirando a una generazione libera dal virus dell’HIV e dalla malnutrizione. Grazie a un piano di prevenzione della trasmissione del virus da madre a bambino, più di 150.000 bambini sono nati sani da madri HIV positive. Per maggiori informazioni, visitate il sito del programma DREAM. Inoltre, i Centri Nutrizionali della Comunità accolgono quotidianamente migliaia di bambini per assicurare loro una crescita sana e un'alimentazione equilibrata.

La scuola

L'articolo 28 riconosce il diritto di ogni bambino all'istruzione. La Comunità di Sant’Egidio ha sempre dato priorità a questo diritto, specialmente nelle aree più svantaggiate del mondo. Oggi, le Scuole della Pace, presenti in 70 paesi, offrono gratuitamente sostegno scolastico e educazione ai principi della pace e della convivenza, grazie all'impegno di volontari della Comunità.

Inoltre, grazie al Programma di Adozioni a distanza, più di 7.000 bambini in 22 Paesi hanno accesso all'istruzione, potendo coprire le spese per rette scolastiche, libri, materiale didattico e uniformi. Questo programma non solo sostiene i bambini negli aspetti cruciali della loro vita, ma rappresenta anche un aiuto fondamentale per le loro famiglie.