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Preghiera della sera. Meditazione di mons. Ambrogio Spreafico sul libro di Giona (Gn 3,1-10)

Il brano che abbiamo letto si colloca alla metà del breve libro di Giona un uomo per lo più sconosciuto, cifra di un tempo difficile, in cui Israele si chiede il senso della parola di Dio ricevuta in abbondanza, in un mondo cambiato, dove una cultura estranea rischiava di offuscarne l'efficacia. E poi la domanda era:”Quella parola così preziosa per noi avrebbe potuto parlare anche ad altri ad altri, lontani, sconosciuti, adoratori di altre divinità?”. Ma quanta fatica per il Signore parlare a quell'uomo, perché ne fosse portatore! Capiamo il rifiuto di Giona, chiamato ad andare a Ninive, una città simbolo del nemico peggiore del suo popolo, capitale di un impero potente e distruttore. Ma Dio non si perde d'animo davanti alla paura di Giona e alla sua fuga e di nuovo si rivolge a lui una seconda volta, rinnovando l'invito dell'inizio:”Alzati va a Ninive, la grande città e annuncia quanto ti dico”. E Giona questa volta si fidò e andò. Dio cerca profeti sempre, ma soprattutto nei tempi difficili, quando l'ingiustizia, la violenza, sembrano prevalere tanto da indebolire la speranza e la ricerca di soluzioni e di risposte. Pensiamo oggi ancora una volta all’Ucraina e alla sofferenza e distruzione della guerra. Dio non cessa di parlare e cerca i suoi profeti, qualcuno che accetti di farsi carico di una parola, che possa cambiare persino la violenza di un conflitto. La preghiera è la nostra prima risposta, perché qui noi accogliamo l'invito della parola di Dio a percorrere i luoghi di dolore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:53 Lettura del sul libro di Giona (Gn 3,1-10) 10:06 Commento sul sul libro di Giona Dal libro sul libro di Giona (Gn 3,1-10) Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: Àlzati, va' a Ninive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico". Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: "Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta". I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Ninive questo decreto: "Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!". Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1P

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