La sua testimonianza è importante per dire no alla guerra in nome di Dio
L'ayatollah Khomeini scriveva dure parole a Giovanni Paolo II: «Il Papa deve pensare al popolo di Cristo, a tutti i popoli diseredati... Dovrebbe elencare al popolo degli Stati Uniti e a tutti i cristiani i crimini di Carter».
Venticinque anni dopo, Hassan Rouhani, presidente della Repubblica islamica dell'Iran (fondata da Khomeini dove i religiosi sciiti hanno un ruolo particolare), ha visitato papa Francesco in Vaticano. La dura contrapposizione tra Iran e Occidente, durata a lungo, fino all'accordo sul nucleare iraniano, è finita. Onu e Unione europea hanno abrogato le sanzioni. Il viaggio di Rouhani in Europa rappresenta la sua politica di apertura, anche in contrasto con le posizioni conservatrici del suo Paese.
[ Andrea Riccardi ]