L'alleanza del papa per un'Europa nuova

Francesco esorta i leader. L'idea di una coalizione culturale e filosofica
Appello solenne in un tempo di etno-nazionalismi, Francesco ha proposto nel suo discorso per il Premio Carlo Magno «coalizioni», non politico-militari, ma «culturali, educative, filosofiche, religiose» per il nostro continente e per la pace: è possibile liberarsi dagli incubi e riprendere a sognare

Nella cornice solenne della Sala Regia in Vaticano (dove sono affrescate memorie di tempi di violenza religiosa come i massacri degli ugonotti nella notte di San Bartolomeo), Francesco ha ricevuto il prestigioso Premio Carlo Magno. Il Papa non ama i premi. Ma ha colto l'occasione per parlare all'Europa e «auspicare insieme uno slancio nuovo e coraggioso». Insieme a chi? Il parterre di leader europei era vasto, oltre la Merkel e Renzi.
Nel discorso papale (più lungo del solito) due punti chiari: insieme e rilanciare. La cerimonia ha manifestato un'«alleanza» per un'Europa più larga e profonda. La dinamica ambasciatrice tedesca Schavan, amica della cancelliera, e l'autorevole card. Kasper hanno lavorato per un evento senza precedenti: il rilancio dell'Europa da parte del Papa argentino (che ha parlato anche da europeo).
In un tempo di etno-nazionalismi, Francesco ha proposto «coalizioni», non politico-militari, ma «culturali, educative, filosofiche, religiose» per l'Europa e la pace: «Armiamo la nostra gente con la cultura del dialogo e dell'incontro», ha detto.

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[ Andrea Riccardi ]