| December 6 2014 |
Consultazione promossa in Svezia dal Consiglio ecumenico delle Chiese |
Per una pace in solidarietà con tutti |
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STOCCOLMA, 5. «Pellegrinaggio verso la pace e la giustizia» è il tema centrale con il quale si è aperta la consultazione ecumenica di cinque giorni, tenutasi nella cittadina svedese di Sigtuna. All'evento, promosso dal Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec), sono stati invitati rappresentanti di tutto il mondo che insieme si sono uniti per un cammino comune di speranza e di pace. «Stiamo compiendo un pellegrinaggio di giustizia e di pace. Siamo insieme in un movimento ecumenico. Stiamo cercando l'espressione visibile della nostra unità. Oggi - ha dichiarato il segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese, reverendo Olav Fykse Tveit, promotore della consultazione - anche noi siamo chiamati in modo particolare a trovare nuove espressioni della nostra unità nella solidarietà cristiana. Questa solidarietà è un cammino verso una giusta pace per la solidarietà con tutti, a prescindere dalla fede».
Secondo Fykse Tveit, la consultazione ecumenica di Sigtuna «è uno dei mezzi con cui stiamo cercando di dare ulteriore forma e contenuto al pellegrinaggio di giustizia e di pace promosso dal Cec e stabilire come possiamo percorrere insieme concretamente questo cammino». Solo la pace giusta in un senso globale, ha spiegato il segretario generale del Cec, «può una volta per tutte porre fine ai conflitti armati nel mondo. I cristiani sono chiamati a essere operatori di pace e a costruire una pace giusta. Tutto questo significa che dobbiamo essere costruttori di pace, costruendo la Shalom/Salaam, nel senso più ampio e profondo».
All'appuntamento di Sigtuna sono intervenuti diversi relatori. Oltre al reverendo Fykse Tveit, hanno partecipato l'arcivescovo luterano emerito di Uppsala e primate emerito di Svezia Anders Wejryd, e Leonardo Emberti Gialloreti della comunità di Sant'Egidio. «La religione - ha spiegato l'arcivescovo Wejryd - è pericolosa e meravigliosa. La religione può liberare il lato migliore e quello peggiore del genere umano. Forse, ciò non dipende tanto dalla religione di per sé quanto dall'umanità».
In un video messaggio, Agnes Abuom, moderatrice del Consiglio ecumenico delle Chiese ha sottolineato che «solo attraverso la pace possiamo portare sviluppo e prosperità all'umanità. La riconciliazione avrà sicuramente un costo. Essa esige sacrifici da tutte le parti coinvolte in un conflitto».
Anche secondo Leonardo Emberti Gialloreti, «la pace deve essere una passione, non una professione! Beati gli operatori di pace!».
La consultazione del Consiglio ecumenico delle Chiese si conclude oggi, venerdì. Alla sua organizzazione hanno preso parte, oltre al Cec, la Church of Sweden, la Uniting Church e il Christian Council of Sweden
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