No alla pena di morte! "Quando lo Stato uccide in nome della comunità abbassa tutta la comunità a livello di chi uccide", con queste parole l'on. Mario Marazziti, presidente del "Comitato permanente per i diritti umani" e portavoce della Comunità di Sant'Egidio, ha concluso i lavori del 3° Cineforum didattico organizzato dall'Ateneo ennese.
La pena capitale è una punizione crudele, disumana e degradante, che viola il diritto alla vita, proclamato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e non costituisce un deterrente utile alla prevenzione dei crimini. Oggi sono oltre 150 i paesi che hanno abolito o sospeso la condanna a morte e, a tal riguardo, non può non essere riconosciuta la grande opera svolta dalla Comunità di Sant'Egidio, parte attiva della "task force" italiana, costituita alla Farnesina, impegnata all'ampliamento delle adesioni per la Risoluzione Onu sulla moratoria universale.
Così la Kore, oltre che per l'ormai acclarato impegno sul territorio, si qualifica sempre con maggiore forza per il suo sostegno nei confronti di battaglie sociali dall'altissimo valore etico. Già lo scorso dicembre, infatti, in un Auditorium centrale gremito in ogni ordine di posti, l'Università di Enna aveva ospitato, nell'ambito del seminario di studi "No justice without life", Shujaa Graham, ex condannato a morte ed oggi testimonial della compagna internazionale "Cities for life". Ad aprile, invece, era stato mons. Dario Edoardo Viganò, direttore del Centro televisivo Vaticano, a inaugurare l'edizione 2015 del Cineforum universitario, tenendo una lectio magistralis su "Cinema and law: contenuti valoriali dei sistemi giuridici".
Per gli importati risultati ottenuti il presidente del l'Ateneo, Cataldo Salerno, ha espresso il più vivo apprezzamento nei confronti del comitato organizzatore di questi grandi eventi culturali, i docenti Valvo, Muscarà, Vecchio e Gambino, coadiuvati dalla qualificata presenza del dott. Emiliano Abramo, rappresentante regionale della Comunità laicale fondata dal prof. Riccardi.
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