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29 Říjen 2013

Oggi al Quadrivium la presentazione del libro tratto dalle esperienze dalla comunità.

Sant'Egidio, la forza degli anni così gli anziani insegnano la vita.

 
verze pro tisk

ANZIANI che non aprivano più la porta di casa, come Carmela che ha 92 anni e la sorella Assunta che ne ha 80, «per paura di essere portate in ospedale o all'ospizio e non poter più tornare in casa loro». Poi il contatto, anche se faticoso, con i volontari di Sant'Egidio, la porta che si riapre e il dialogo anche con i vicini che riprende, in una solidarietà di condominio che è una riapertura alla vita. Una delle prime case famiglia, a Roma, dove chi viene accolto può veder rispettate le proprie idee e le proprie credenze: Elisa che temeva di rivelare di essere ebrea e viene accompagnata in sinagoga, e Nicola, anarchico e ateo, che otterrà il funerale anarchico al canto di "Addio Lugano Bella". E poi, quel valore che, per i giovani e per chiunque li frequenti, tornano ad essere gli anziani. Anche nel contatto quotidiano. E' su queste linee che si sviluppa il bel libro della Comunità di Sant'Egidio "La forza degli anni.

Lezioni di vecchiaia per giovani e famiglie" con l'introduzione di Andrea Riccardi, che verrà presentato oggi alle 17.45 al Quadrivium, con la partecipazione del cardinale Angelo Bagnasco, del direttore di Famiglia Cristiana Antonio Sciortino, dell'assessore comunale Paola Dameri, del presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo, del senatore e demografo Gianpiero Della Zuanna. "Un'amicizia lunga quarant'anni" è il titolo dell'incontro. Per definire come, in realtà, in questi anni l'impegno della Comunità, verso gli anziani, al di là di una semplice attività di sostegno e assistenza, abbia creato una serie di iniziative forti sia per la domiciliarità che per la creazione delle case famiglia, con un contatto diretto tra giovani e anziani che va a riscoprire, oltre ai valori della spiritualità, quelli della convivenza tra generazioni, troppo spesso trascurata e a rischio di perdersi.


(d. al.)