GENOVA - Domenica mattina era andato alla messa in ricordo dei clochard morti per strada. Era la prima volta che partecipava a quella cerimonia, nella chiesa dell`Annunziata. E si era commosso quando i volontari della comunità di Sant`Egidio avevano iniziato a elencare, uno per uno, i nomi delle 140 persone uccise dagli stenti e dalla miseria negli ultimi vent`anni. Quella miseria, Riccardo Bonacina, 63 anni, la conosceva fin troppo bene. Per questo, a un certo punto, si era avvicinato all`altare e aveva acceso una candela. Poi la giornata era proseguita come al solito: il pranzo alla mensa dei poveri, qualche battuta scherzosa scambiata con i cuochi, il pomeriggio trascorso in silenzio sulle panchine di Brignole o del Porto Antico. Bonacina, l`altro ieri notte, se n`è andato senza fare rumore. Prima di raggiungere il dormitorio dove aveva trovato alloggio, si è fermato a prendere fiato, tra piazza San Teodoro e via Lazzaro Gagliardo. E lì, complice il freddo, si è sentito male. Un passante, poco dopo le 21, l`ha visto a terra, agonizzante, e ha lanciato l`allarme. I soccorritori sono arrivati in pochi minuti, ma non c`è stato nulla da fare: quando è arrivato al pronto soccorso del Galliera, il suo cuore si era fermato per sempre.
Della tragedia si sono occupati gli agenti della polizia, gli stessi che in queste settimane stanno indagando sul drammatico pestaggio avvenuto in piazza Piccapietra ai danni di quattro senzatetto slovacchi. L`autorità giudiziaria è stata informata solo ieri mattina. Al momento non è stato aperto alcun fascicolo, anche perché non ci sono dubbi sulle cause del decesso. Secondo i medici dell`ospedale di Carignano, il pensionato è morto a causa di un attacco di cuore. Sul suo corpo non sono stati trovati segni di violenza. La salma rimane comunque a disposizione dell`autorità giudiziaria.
Bonacina si era trasferito a Genova da pochi mesi: «Prima viveva con la moglie e la figlia a Primaluna, in provincia di Lecco - dice il volontario di un`associazione di beneficenza che lo aveva incontrato più volte negli ultimi tempi - Poi, da quando aveva iniziato la vita di strada, si era spostato di città in città, fino ad arrivare a Genova. Qui fa meno freddo che altrove, Riccardo lo ripeteva spesso. Si era trovato bene, anche se doveva fare i conti ogni giorno con mille difficoltà». Ultimamente, con l`arrivo del freddo, aveva ricevuto aiuto da diversi gruppi assistenziali: «Era una persona molto sensibile e aperta al dialogo - dice Maurizio Angelo Scala, colonna storica della Comunità di Sant`Egidio - L`ho visto l`ultima volta al centro "Genti di Pace" di via Vallechiara, dove distribuiamo vestiti e generi alimentari. Scherzosamente mi aveva detto che lo facevamo aspettare un po` troppo. E ci eravamo fatti due risate. E importante sorridere, soprattutto quando si combatte quotidianamente il disagio e la sofferenza». Da alcuni mesi Bonacina, che dormiva spesso all`addiaccio, si era rivolto al centro di ascolto della comunità di San Marcellino per trovare una sistemazione: «Ci eravamo occupati del suo caso dopo un primo contatto stabilito dai nostri operatori di strada - dice il responsabile Danilo De Luise - Ed eravamo riusciti a inserirlo nel programma di prima accoglienza, per fargli assegnare un alloggio e consentirgli di superare questo periodo difficile. Aveva trovato posto al Massoero, in via Dino Col, a Sampierdarena».
Per andarci, la sera, faceva sempre la stessa strada. E spesso, nel tragitto dai vicoli del centro storico al dormitorio, si fermava a San Teodoro. Dove l`altro ieri i suoi occhi si sono chiusi per sempre.