| 17 Settembre 2009 |
Rom di via Rubattino, «no a sgomberi senza soluzioni alternative al campo» |
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Nei giorni in cui una quarantina di bambini rom del campo di via Rubattino ricominciano a frequentare le scuole del quartiere (in via Pini, via Feltre, via Cima, via Pascal, via Maniago), la Comunità di Sant’Egidio, che da due anni opera presso il campo insieme ai padri somaschi, lancia un appello affinché «venga evitato un ennesimo sgombero senza offrire reali soluzioni alternative (ovvero soluzioni che non implichino la separazione del nucleo familiare) a quelle persone che hanno positivamente avviato percorsi di inserimento scolastico e lavorativo».
Un nuovo sgombero degli insediamenti abusivi di via Rubattino sarebbe imminente. All’interno dell’ex area Enel, vivono in condizioni di degrado circa 200 rom romeni, più della metà dei quali minori.
«Solo investendo nell’inserimento dei rom che dimostrano la volontà di integrarsi – secondo la Comunità di Sant’Egidio – si crea sicurezza per tutti. Bisogna investire in percorsi possibili e in molti casi già avviati, per passare dal campo alla casa, per garantire la continuità scolastica dei minori, per accompagnare gli adulti nell’inserimento lavorativo. Solo così si può superare la logica dei campi, smantellandoli veramente e non limitandosi a costringere le persone a spostarsi senza migliorare le proprie condizioni di vita». (A.G.)
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