change language
sei in: home - ecumenismo e dialogo - incontri... la pace - sarajevo...o e pace newslettercontattilink

Sostieni la Comunità

  

Liturgia di ringraziamento per il 50mo anniversario della Comunità di Sant'Egidio

10 febbraio, ore 17,30 Basilica di San Giovanni in Laterano

 
versione stampabile
11 Settembre 2012 09:30 | Mayor Seminar of Sarajevo (Hall Paul VI)

Sarajevo 20 anni dopo: da scontro ad incontro?



Valentin Inzko


Alto Rappresentante per la Bosnia e Erzegovina

Signore e Signori,
Vorrei innanzi tutto esprimere il mio ringraziamento al professor Quattrucci e alla Comunità di Sant'Egidio per l'organizzazione di questa conferenza. Mi congratulo per la scelta di Sarajevo per questa conferenza, perché questa città, attraverso la sua lunga storia di religioni e culture in dialogo, è stata, nel corso dei secoli, un esempio.
Siamo onorati per la presenza di tanti illustri rappresentanti delle religioni e delle culture del mondo. Per la loro importanza specifica per la Bosnia-Erzegovina, vorrei citare in particolare Reis Ceric, il patriarca Irinej e il cardinale Puljic.
Riunire coloro che sono attivamente impegnati nell’incontro spirituale e religioso è un elemento indispensabile nella costruzione della pace  e credo che la discussione di oggi sia  in grado di offrire una prospettiva unica e utile sulle sfide che attendono ancora la Bosnia ed Erzegovina.

Le possibilità di un dialogo costruttivo e sostenuto da molti
Come molti di voi sapranno, questo paese ha fatto notevoli progressi nella sua ripresa post-bellica, da quando i principali partiti politici hanno cominciato a riconoscere ed esplorare le possibilità di un dialogo costruttivo e sostenuto da molti.
Per quasi un decennio, la Bosnia e l’Erzegovina ha iniziato ad  adempiere alla promessa fatta di divenire un unico stato. Tra i suoi cittadini è emerso un cauto ottimismo che esprime la possibilità che il paese si lasci la violenza e la povertà alle spalle e vada avanti con fiducia.
Negli ultimi quattro o cinque anni, tuttavia, tale  fiducia - in misura sempre più ampia e dannosa – è stata sostituita da incertezza, e l'ottimismo ha lasciato il posto all'apatia a causa della retorica politica e di azioni politiche che accentuano le differenze invece che  sottolineare l'identità e le esigenze comuni.
Di conseguenza, il dopoguerra non sta dando integralmente i risultati che i cittadini della Bosnia-Erzegovina hanno il diritto di aspettarsi.

Far funzionare il sistema di Dayton
Ma anche se  il sistema non è l'ideale non vuol dire che non può funzionare.
Il fatto è che può funzionare - e per un certo numero di anni ha funzionato bene.
Ma deve essere fatto funzionare. E 'una questione di volontà politica, di dialogo e di compromesso, di tolleranza e di perdono, di coraggio nella creazione di un futuro comune. A questo proposito, i leader religiosi in Bosnia-Erzegovina hanno una responsabilità enorme, ed in particolare una responsabilità che ha implicazioni che vanno al di là  della sfera "spirituale".
Niente è impossibile
Come sappiamo, le comunità religiose della Bosnia-Erzegovina hanno una lunga storia di convivenza pacifica e di reciproco arricchimento, cosa che si può ancora vedere nelle tradizioni di buon vicinato tra i seguaci delle diverse religioni.
Ma credo che le confessioni religiose debbano andare ben oltre questo se vogliono dare un contributo decisivo per far superare alla Bosnia-Erzegovina stessa le  sua attuali difficoltà.
Se crediamo veramente nella santità di ogni vita individuale, allora siamo costretti a rispettare i diritti, le libertà e privilegi di ogni cittadino, a qualunque gruppo possa appartenere.
Questa verità fondamentale, condivisa da tutte le grandi religioni in Bosnia-Erzegovina, è più potente e risonante di qualsiasi argomentazione politica.
Rendere questa verità una pratica creativa e coraggiosa cambierà radicalmente la realtà sociale e politica in questo paese e contribuirà a creare un ambiente in cui la pace possa mettere radici.
Lasciate che vi faccia un esempio.

Ricostruire i luoghi di culto che sono stati danneggiati durante il conflitto è un’ attività  legittima della ripresa post-bellica, e abbiamo visto una serie di casi in cui i membri di una religione hanno aiutato i membri di una religione diversa a ricostruire una moschea o una chiesa.
Io credo che questi esempi siano testimonianze particolarmente potenti dei precetti di riconciliazione e di amore che sono al centro di queste religioni.
Per concludere, se le comunità religiose in Bosnia-Erzegovina promuovono l’ "incontro" tra i cittadini di tutte le religioni e di tutte le provenienze  con una visione per il futuro e con la fiducia, poi i leader politici non saranno in grado di resistere al flusso di energia positiva che seguirà.
Mi auguro che questa conferenza sia in grado di offrire proposte concrete per facilitare un autentico incontro in Bosnia-Erzegovina e per suscitare alternative creative nel rispondere alla tragedia del recente passato. Se può fare ciò, darà un prezioso servizio a tutte le persone di questo paese.

Grazie.


 

Messaggio del papa per l'Incontro di Sarajevo
Benedetto XVI

Programma Italiano
PDF

PROGRAMMA DELLE DIRETTE WEB

NEWS CORRELATE
6 Febbraio 2018

Gli auguri del pastore valdese Bernardini per i 50 anni di Sant'Egidio: continuiamo insieme per la pace, la giustizia, i corridoi umanitari

IT | HU
31 Gennaio 2018
MONACO, GERMANIA

La Comunità di Sant’Egidio ricorda il prof. Joachim Gnilka scomparso a Monaco all’età di 90 anni.

IT | DE
28 Gennaio 2018
MONACO, GERMANIA

'Il piatto più buono è quelllo dell'amicizia': lo offre Sant'Egidio a tanti amici nelle periferie di Monaco di Baviera


Visita di Marco Impagliazzo alla Scuola della Pace e alla mensa
IT | DE
24 Gennaio 2018
ROMA, ITALIA

'La potenza della Chiesa di Gesù è una forza disarmata che ferma il male' La predicazione del pastore Paolo Ricca per la Settimana dell'Unità tra i cristiani

IT | FR | HU
24 Dicembre 2017
ROMA, ITALIA

La Chiesa è il popolo dell'attesa. Meditazione del pastore valdese Paolo Ricca


alla preghiera della Comunità di Sant'Egidio in Santa Maria in Trastevere. Testo e podcast
18 Ottobre 2017

A un mese dall'Incontro delle religioni a Münster, le Strade di Pace hanno attraversato 4 continenti


Nella foto l'evento a Blantyre, Malawi. Guarda foto e video di tutti gli altri
IT | ES | DE | FR | RU
tutte le news correlate

NEWS IN EVIDENZA
7 Febbraio 2018

50 anni di Sant'Egidio: la gioia del Vangelo da Roma alle periferie del mondo


La Comunità compie 50 anni. Una storia cominciata il 7 febbraio 1968 a Roma da Andrea Riccardi con un piccolo gruppo di liceali che volevano cambiare il mondo...
IT | DE | PT
7 Febbraio 2018

'Un aspetto chiave di Sant'Egidio è la sua dedizione al dialogo' Da Yad Vashem, il Memoriale dell'Olocausto a Gerusalemme, gli auguri per il 50mo

IT | DE
7 Febbraio 2018

'Vi auguro di continuare la vostra missione per la pace': Ahmad Al-Tayyeb, Grande Imam di Al-Azhar, per i 50 anni di Sant'Egidio

IT | DE

RASSEGNA STAMPA CORRELATA
23 Febbraio 2018
Domradio.de
"Wir können Frieden organisieren wie andere den Krieg"
1 Febbraio 2018
SIR
50° Comunità Sant’Egidio: Hilarion (Patriarcato di Mosca), “la nostra una collaborazione che ha dato tanti buoni frutti”
30 Gennaio 2018
Vaticannews
Corridoi umanitari: la collaborazione ecumenica via della speranza
26 Gennaio 2018
POW - Pressestelle des Ordinariates Würzburg
Angst und Lethargie überwinden
15 Gennaio 2018
Roma sette
Ecumenismo, in processione con anglicani, luterani e ortodossi
tutta la rassegna stampa correlata

LIBRI
Andrea Riccardi - Tutto può cambiare



San Paolo
altri libri


COME SEGUIRE L'EVENTO
Sarajevo 2012

Si Ringrazia