Sant’Egidio è in prima linea nell’accoglienza e negli aiuti di prima necessità a coloro che sbarcano sulle nostre coste e in questi giorni ha visto aumentare sensibilmente anche la solidarietà degli italiani nei confronti. Ma occorrono alcuni interventi importanti.
La cosiddetta "emergenza immigrati" è una percezione falsa della realtà, ha sottolineato nei giorni scorsi il presidente di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo. Anche se si è parlato molto in questi giorni dei migranti (meglio sarebbe dire profughi) alla frontiera di Ventimiglia o alle stazioni di Roma e Milano, si tratta in realtà di numeri contenuti, non così difficili da gestire.
Peraltro, anche i dati più recenti mostrano che non c'è un'emergenza immigrazione: nel 2013 i 28 Paesi dell’Unione Europea hanno registrato, rispetto ai due anni precedenti (2011-2012), una diminuzione di 300 mila domande di ingresso per motivi di lavoro e un contemporaneo aumento di circa 300 mila domande di asilo. Il saldo è quindi pari.
Le proposte della Comunità di Sant'Egidio per i profughi in 5 punti
1. Sponsorship da parte di associazioni, Chiese, privati per richiedenti asilo: si chiama direttamente... (continua a leggere)
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4. Visti per motivi umanitari per chi non è ancora entrato in Europa... (continua a leggere)
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2. Humanitarian desk: accoglienza da parte di alcuni Paesi europei (o da parte dell’Unione) dei richiedenti asilo già arrivati in alcuni Paesi, come Marocco... (continua a leggere)
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5. Permessi per motivi umanitari per coloro che sono già in Italia. E’ una decisione che può prendere il presidente del Consiglio con... (continua a leggere)
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3. Modificare gli accordi di Dublino allargando le maglie che obbligano a chiedere asilo solo ai Paesi di arrivo. Occorre ricordare... (continua a leggere)
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Accoglienza, preghiera e solidarietà: l'impegno di Sant'Egidio per i profughi
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