Domenica 8 aprile Yamoussoukro, capitale della Costa d’Avorio, ha accolto un pellegrinaggio di pace di oltre mille persone provenienti da tutte le regioni del Paese oltre che dalla Liberia, dal Ghana e dalla Nigeria. La Comunità di Sant’Egidio ha voluto in questo modo celebrare la prima Pasqua dopo l’accordo di Ouagadougou, che ha aperto la Costa d’Avorio ad un processo di pace, dopo cinque anni di guerra civile e di divisione del Paese in due: il Sud governamentale e il Nord controllato dalle “Forces Nouvelles”.
A Yamoussoukro c’erano tutti: pellegrini venuti dal Nord (Bouaké) come dal Sud (Abidjan), da Tabou come da Monrovia. Dopo aver vissuto insieme la settimana santa hanno voluto rendere omaggio alla pace nella grande basilica che porta il suo nome.
I pellegrini sono arrivati alle 8 all’ingresso del viale che conduce a Notre Dame de la Paix, costruita sul modello di San Pietro, e hanno percorso cantando il viale che porta all’ingresso della basilica. Entrando, in un silenzio commosso e partecipato, hanno attraversato la porta del Perdono e della Riconciliazione. La preghiera di Sant’Egidio, accompagnata da canti di Resurrezione, ha concluso il pellegrinaggio di pace.
La Comunità di Sant'Egidio è presente in Costa d’Avorio dalla fine degli anni Ottanta, in prima linea nell’aiuto ai bambini di strada, con le “scuole della pace” in numerose bidonvilles delle principali città ivoriane. Recentemente ha preso parte all’accordo firmato a Ouagadougou e continuerà a seguire da vicino il processo di riconciliazione appena avviato.
|