"Vogliamo vivere in pace"
Il dramma dei bambini-soldato e la loro rinascita nell’esperienza della Comunità di Sant’Egidio
Il 24 giugno si svolge a Roma, presso la sede della Comunità di Sant’Egidio, un incontro sul dramma dei bambini coinvolti nei conflitti in Africa e in particolare in Uganda del Nord, con la partecipazione di testimoni e protagonisti.
Dal 1986, la guerra dell’Uganda del Nord, tra la ribellione del Lord Resistance Army di Joseph Kony e l’esercito governativo, è divenuta il conflitto-simbolo della tragedia dei bambini soldato. Per più di 20 anni, migliaia di minori sono stati rapiti, fatti vittime della violenza, resi schiavi e costretti a combattere in maniera feroce.
Si tratta di un conflitto in cui la Comunità di Sant’Egidio ha svolto vari tentativi di mediazione, fin dal 1996, e in particolare tra il 2006 e il 2008.
Sant’Egidio – presente da anni con le sue comunità in Uganda e in particolare a Gulu, (capoluogo del Nord) - si impegna sul terreno in un lavoro quotidiano per strappare i bambini al destino atroce della logica del conflitto. Con le Scuole della Pace, veri centri di istruzione e rieducazione alla vita, i volontari africani di Sant’Egidio aiutano gratuitamente gli ex bambini-soldato a reinserirsi nelle famiglie e nella comunità civile del loro paese. Le Scuole della Pace con il tempo sono divenute luoghi di protezione di molte giovani vite indifese, ferite o snaturate dalla guerra.
Accanto a questa realtà, la Comunità sostiene, attraverso le adozioni a distanza, altre esperienze analoghe, alcune delle quali realizzate da congregazioni religiose.
All’incontro, moderato da Vittorio Scelzo della Comunità di Sant’Egidio, partecipa Grace Akallo, ex bambina soldato, rapita nella nota vicenda delle Aboke Girls, quando nel 1996 più di un centinaio di bambine e ragazze furono rapite dalla LRA da una scuola, e costrette a divenire schiave o combattenti.
Un’altra testimonianza significativa sarà data da Suor Rosemary Nyurumbe che dirige il Centro Santa Monica di Gulu, creato per le ex ragazze-soldato, e sostenuto da Sant’Egidio. La storia di Suor Rosemary è stata premiata dagli ascoltatori che l’hanno nominata “eroe della CNN” l’anno scorso. La testimonianza in video
Partecipa all’incontro il rappresentante speciale dell’ONU per i bambini e i conflitti armati, la signora Radhika Coomaraswamy.
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