Alcune centinaia di giovani liceali e universitari si sono riuniti il 1 marzo, per capire e per rispondere al problema della crescente violenza della città di Roma, ma anche di tante città nel mondo.
L’assemblea si è collegata in videoconferenza con una scuola di Rosarno, il paese dove due anni ci furono gravi episodi di intolleranza contro gli immigrati, dove i ragazzi si impegnano molto per l’integrazione, rispondendo con la solidarietà e la cultura.
La riflessione sulla violenza, in tante sue forme, si è spinta fino a parlare dei problemi dell’America Latina, attraverso la testimonianza di un giovane salvadoregno che ha ricordato il sacrificio di William, un ragazzo della Comunità di El Salvador ucciso, poco più che ventenne, perché si impegnava a strappare i bambini alla vita violenta della strada, con le Scuole della Pace.
Con l’occasione ricordiamo che i giovani per la pace hanno dato vita ad un concorso che si chiama proprio “Playmusic stop violence", a cui stanno aderendo tanti gruppi studenteschi e parrocchiali di Roma.
www.playmusicstopviolence.com |