"Non si può e non si deve, "morire di speranza": è inaccettabile."
Per questo anche a Forlì, per il quarto anno consecutivo, i giovani della Comunità di Sant'Egidio e tanti amici - studenti, profughi e immigrati, alcuni anziani, e altre associazioni e rappresentanti del Comune e delle altre comunità religiose della città - si sono riuniti nella Chiesa di Sant’Antonio Vecchio, sacrario della città e luogo di memoria delle vittime della guerra, per ricordare coloro che la vita l'hanno persa proprio per fuggire dalla guerra, dalla povertà, nel corso dei viaggi verso l'Europa.
Davanti all'altare, una grande foto di un barcone carico di migranti.
Il ricordo dei nomi è stato accompagnato dall'accensione della candele.
Una particolare intenzione di preghiera è stata rivolta per la pace in Siria e la liberazione dei sequestrati in questa tragica guerra, i vescovi Mar Gregorios Ibrahim e Paul Yazigi, il giornalista Domenico Quirico, e alcuni preti siriani.
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