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24 Août 2014

Jerry Masllo, 25 anni fa l'assassinio che svelò la tratta degli immigrati

 
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Sono trascorsi 25 anni dalla morte di Jerry Masllo, (con due «l» come è scritto sulla sua Bibbia conservata dalla Comunità di Sant`Egidio) da quando la sera del 24 agosto 1989 quattro uomini incappucciati e armati di pistole e spranghe fecero irruzione nel capannone dove il giovane sudafricano dormiva assieme ad altri 28 immigrati. Volevano rubare i pochi soldi guadagnati con la raccolta dei pomodori nei campi. Una rapina ai neri doveva essere un gioco da ragazzi, ma incontrò la inaspettata reazione di alcuni immigati, tra cui lo stesso Jerry che, nella colluttazione che seguì, fu colpito mortalmente da tre colpi di pistola all`addome.
Jerry era ospite della Comunità di Sant`Egidio e raccontava delle durissime condizioni di vita degli immigrati a Villa Litemo. Molti vivevano nel ghetto, una bidonville alle porte del paese, alcuni dormivano persino nei loculi in costruzione del cimitero. All`alba gli immigrati si radunavo nella rotonda del paese, che veniva chiamata la «piazza degli schiavi», dove venivano presi a giornata dai caporali.
La morte di Jerry sconvolse l`opinione pubblica italiana. Ai suoi funerali, trasmessi in diretta dalla Rai, c`erano migliaia di persone.
Quell`assassinio segnò una svolta. Infatti, dopo pochi mesi fu approvata la Legge Martelli, il primo testo legislativo che affrontava il tema dell`immigrazione in modo organico. Venne eliminata la «clausola geografica» per i rifugiati e fu varata la prima e unica sanatoria, le successive disposizioni legislative infatti riguardarono solo la regolarizzazione dei lavoratori presenti sul territorio nazionale.
Oggi in Italia gli immigrati sono quasi 5 milioni, di cui il 22% minorenni. Se guardiamo alla Campania, in questi giorni al centro di dibattiti e polemiche per i recenti sbarchi e le insofferenze di famosi e meno noti cittadini, í dati dell`ultimo censimento ci dicono che gli stranieri residenti nella nostra regione sono poco meno di 150mila.
A questi si aggiungono i 65mila irregolari stimati. Questa cifra fa della Campania la settima regione italiana per numero di presenze straniere, con una incidenza del 3% sul totale della popolazione regionale, contro il 7% dell`intera nazione. In sintesi accogliamo meno del 4% degli immigrati presenti nel nostro Paese, quindi parlare di invasione in Campania sembra quantomeno esagerato.
Indubbiamente la presenza di questi immigrati richiede politiche di integrazione efficaci e concrete, interventi mirati per favorire e sostenere la permanenza o il transito sul nostro territorio.
Dobbiamo riscontrare che ben poco si è fatto in questi anni. Se intere zone come Castel Volturno o Villa Literno sono lasciate a se stesse, diventa difficile realizzare un vero processo di integrazione. La presenza della malavita organizzata che utilizza gli immigrati peri suoi traffici, rende ancora più problematica questa convivenza.
Ma non dimentichiamo che gli stranieri rappresentano anche una preziosa risorsa. Penso ad esemplo al lavoro svolto dalle badanti con i nostri anziani, che danno un supporto fondamentale a tante famiglie. L`immigrazione è un processo complesso che non si può ridurre con semplificazioni ideologiche.
Cosa è cambiato a Villa Litemo 25 anni dopo quei fatti? Nel luogo dove mori Jerry Masllo c`è un terreno incolto pieno di sterpaglia ed erbacce. Gli autori dell`omicidio, dei giovani del luogo, dopo aver scontato la pena a cui sono stati condannati, sono tornati alla loro vita. La raccolta dei pomodori si è automatizzata e i macchinari hanno sostituito per buona parte il lavoro dei braccianti. Gli stranieri cominciano ad abitare nel paese e i loro figli frequentano la scuola.
La presenza degli immigrati è un dato di fatto, sebbene negli anni si sia modificata la loro composizione. Restano aperte le domande su come sia possibile realizzare una vera e proficua integrazione.


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