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15 Agosto 2015

"Abbiamo aperto le porte a circa 1400 stranieri che per molti nostri comuni rappresentano una ricchezza"

Gli immigrati sono una risorsa

L'assessore Petraroia interviene sulla gestione dei profughi in Molise

 
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"Gli immigrati non sono un problema, ma una risorsa per le nostre piccole comunità locali. Non rubano il lavoro agli italiani, ma se l'accoglienza viene opportunamente gestita, ci aiutano a creare nuovi posti di lavoro. L'immigrazione non è un'emergenza, ma è ormai una caratteristica strutturale di una società profondamente mutata, sempre più multiculturale ed interreligiosa. Ci sono miti che è importante sfatare. Quelli sul fenomeno dell'immigrazione sono tanti, il più delle volte infondati, ma nonostante ciò, continuano ad alimentare l'opinione pubblica. Da sempre il Molise è terra di accoglienza e solidarietà ed è importante che continui ad esserlo. Siamo la prima regione in Italia per numero di immigrati accolti rispetto alla popolazione residente. Abbiamo aperto le porte a circa 1400 stranieri fra il progetto Sprar e gli interventi per l'emergenza. Ogni 10mila abitanti in Molise ci sono 36 profughi.Un dato che deve solo farci onore, mai paura."
Questo è il cuore del messaggio racchiuso in una lunga intervista all'assessore regionale alle Politiche Sociali, Michele Petraroia, con il quale abbiamo provato a tracciare un bilancio su due anni di progetto Sprar (cercando di capire meglio di cosa si tratta) e più in generale sulla gestione del fenomeno dell'immigrazione in Molise. Con lui, abbiamo provato a fare un po' più di chiarezza approfondendo un tema controverso e delicato su cui però, anche in regione, continua ad esserci molta confusione.
"La gestione del fenomeno dell'immigrazione - ci spiega Petraroria - si basa su due modelli: il primo è il cosiddetto Sprar (il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). Si tratta di un progetto del ministero dell'Interno volto a creare una rete degli enti locali che realizzano azioni di accoglienza integrata, accedendo alle risorse del fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo. Gli enti locali attuano, così, una serie di interventi avvalendosi anche della collaborazione del terzo settore. I Comuni che rispondono al bando, naturalmente, si impegnano anche a svolgere (.......)
Il punto di forza del progetto Sprar è quello di distribuire gli immigrati in numeri ridotti fra molti comuni che hanno adeguate strutture di accoglienza. Ciò implica un impatto sociale minimo per la popolazione residente. Infatti, nei comuni che hanno partecipato non abbiamo mai riscontrato casi di insofferenza agli immigrati da parte degli abitanti del posto.(.....) 
Il Molise accoglie oggi circa 1392 persone. Numeri che, ovviamente, mutano quotidianamente e che dimostrano come la comunità molisana abbia dato un forte contributo nell'ambito dell`accoglienza umanitaria. Abbiamo dimostrato, pur con tante difficoltà, che siamo un popolo che ha nel proprio dna i geni della solidarietà e 
della sensibilità, rispondendo appieno all'appello delle istituzioni nazionali per un'adeguata accoglienza".
L'assessore Petraroia loda poi il ruolo eccezionale che hanno avuto le associazioni di volontariato, che hanno risposto con grande sensibilità alle richieste di aiuto degli immigrati, "prima fra tutte la Comunità di S. 
Egidio". Insomma, in generale, l`assessore alle Politiche Sociali delinea un bilancio più che positivo sul modo in cui il Molise è riuscito ad affrontare l`emergenza immigrazione.(......)
"Si attiverà, così, un processo che può portare tanti benefici a molti nostri comuni che
sono alle prese con lo spopolamento, la crisi, l'abbandono, anche dei terreni agricoli e del patrimonio immobiliare. Ricordo che in Molise ci sono già 10mila stranieri che vivono e lavorano, fra cui circa 1500 studenti che frequentano le nostre scuole. Quindi la presenza di cittadini stranieri in Molise non è più un'eccezione, ma sta diventando un elemento strutturale della nostra società. Ciò - sottolinea l'assessore - non deve essere vissuto dai molisani con paura. Bisogna aprirsi ad una società che è sempre più multietnica ed interreligiosa. Questa è la società del futuro. Prima ci prepariamo psicologicamente a ciò e meglio è" .
E quando chiediamo a Petraroia come si combattono i pregiudizi e gli stereotipi sempre più diffusi sul tema dell'immigrazione, l'assessore ci risponde così: "Si combattono a viso aperto. Su questa materia non ci possono essere neutralità o persone che si lavano le mani. O stai da una parte o stai dall'altra. lo ho sempre difeso in termini culturali e valoriali l'idea di un Molise come terra di accoglienza umanitaria, come laboratorio di buone pratiche che fosse d'esempio anche a livello nazionale. (.......)".


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