Wine for life” un bicchiere di vino può salvare tante vite. È questo il messaggio emerso dalla giornata di solidarietà “Wine for life”, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con l’azienda agricola Lis Neris, in 45 città di tutta Italia, a favore dei malati di Aids in Africa. Tappa napoletana dell’aperitivo solidale, l’enoteca l’Ebbrezza di Noè, sita in vico Vetriera a Chiaia, che ha deciso di donare l’incasso della serata, ricavato dalla vendita del pregiato vino La Vila, fornito dalla Lis Neris gratuitamente al locale, alla Comunità di Sant’Egidio, che lo investirà interamente nel programma Dream, finalizzato al sostegno e alla cura dei malati di Hiv dell’Africa sub-sahariana.
Secondo i dati dell’Unaids, l’agenzia delle Nazioni Unite che coordina le diverse iniziative di contrasto alla malattia, la situazione pandemica gravosa a cui è sottoposta la popolazione africana è testimoniata dalla concentrazione del numero di infetti dal virus dell’Hiv, che tocca nella terra degli Afri, i 25 milioni di ammalati, a fronte di 33 milioni di contagiati dell’intero globo. Con il progetto Dream, Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition, nato nel 2002, la Comunità di Sant’ Egidio, tenta di fornire un sostegno concreto ai malati di Aids africani e ai bambini rimasti orfani.
L’obiettivo è quello di abbinare prevenzione e terapia farmacologia della malattia. «La sola prevenzione, non basta - fa notare Antonio Mattone, esponente della Comunità di Sant’Egidio - la progressione dell’epidemia nel continente, dimostra che prevenzione e terapia debbano andare di pari passo. Dream nasce, infatti, da un sogno, quello di affermare il diritto alle cure per tutti, anche per i malati di Aids che, una volta contratta la malattia, sono spesso lasciati a se stessi, in attesa solamente di morire», conclude Mattone.
Oggi, come ben evidenziato dal progetto della Comunità di Sant’Egidio, condurre uno stile di vita “normale” per i sieropositivi è possibile, grazie al progresso farmacologico, ma servono molte cure ed è indispensabile che siano gratuite, soprattutto per popolazioni che riescono a stento a sopravvivere.