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7 Settembre 2015 16:30 | Hotel Rogner

Intervento di Muhammad Abdul Khabir Azad



Muhammad Abdul Khabir Azad


Grand Imam della moschea di Lahore, Pakistan

Onorevole Presidente!
Prima di tutto io sono grato alle benedizioni di Allah l'Onnipotente che ha scelto me "per contribuire al bene". Sono anche grato alla Comunità di Sant'Egidio, al suo staff e ai responsabili per i loro autentici sforzi e le sincere iniziative, che vediamo oggi prendere forma in  questo bellissimo convegno – un incontro devoto e spirituale. Saluto i suoi responsabili.
Oggi il tema che mi è stato dato è "La preghiera alla radice della pace".
Farò del mio meglio per parlare della luce del Santo Corano, delle tradizioni islamiche e, alla fine, fornirò anche alcune raccomandazioni e osservazioni.
Sono sinceramente convinto dell'importanza di iniziative e di sforzi come conferenze di pace, seminari, dialoghi, accordi e patti, fenomeni di tolleranza, e trattative per raggiungere il desiderato obiettivo della "pace globale", fintanto che la preghiera per la pace mantiene il suo ruolo e il suo riconoscimento. Queste iniziative e questi sforzi sono i risultati delle preghiere di studiosi di fede, di incontri religiosi e di comunità.
In questo contesto, l’invocazione del Corano e la preghiera del profeta Abramo (AS) vale la pena di essere condivisa quando disse:
 “Mio Signore, fa di questa città una città di pace”. [2: 127]
In tutte le religioni rivelate l'importanza e l’efficacia della preghiera sono compresi  e riconosciuti. Tuttavia, per l'Islam la preghiera è stata dichiarata come "il punto cruciale di tutti i culti". E i musulmani sono tenuti a pronunciare questa supplica del profeta Muhammad (La pace scenda su di lui);
 “O Dio, Tu sei la pace, e da Te è la pace, facci vivere, nostro Signore, nella pace, e facci entrare nella dimora della pace.”
Illustri Ospiti!
Sono molto incoraggiato da  questo bellissimo incontro; la presenza di così tanti luminari è il risultato di sforzi sinceri e di cordiali preghiere.
Indomite e coraggiose genti di Albania!! Vi portiamo con noi i saluti e le benedizioni, il rispetto, la dignità umana, la pace, l’amore e l’armonia. Questo raduno spirituale e benedetto ci ha raccolto per portare questo santo messaggio in tutto il mondo.
Io, molto umilmente, ardisco portare alla cortese attenzione del pubblico alcune indesiderabili tragedie che hanno avuto luogo in Pakistan. La prima riguarda l'incidente avvenuto a Kot Radha Kishan, dove una coppia cristiana è stata data alle fiamme e, purtroppo, alla tragedia è stata data una connotazione religiosa. Le nostre ricerche e indagini hanno accertato che si trattava di una questione tra il proprietario di una fabbrica e un suo operaio cristiano. Siamo andati lì e abbiamo incontrato la famiglia in lutto e abbiamo convocato una riunione nella chiesa locale e abbiamo assicurato loro l'arresto dei colpevoli.
Il secondo incidente è stata la bomba nelle chiese di Youhannaabad-un villaggio cristiano. Abbiamo capito che è stata una situazione molto difficile e tragica, tuttavia la situazione attuale del Pakistan non è differente. Durante il corso della guerra al terrorismo la nazione ha sofferto molto; moschee, l’imam Bargah, santuari, raduni religiosi e politici, centri missionari, stazioni di polizia, personale dell'esercito ed anche scuole, ospedali non sono stati risparmiati. Il 16 Dicembre 2014 è un giorno nero nella storia del Pakistan, quando bambini innocenti della Scuola Pubblica dell'Esercito a Peshawar sono stati attaccati da terroristi e circa 400 studenti sono stati uccisi. Questo è stato il punto di svolta; l’esercito del Pakistan ha deciso di condurre una operazione decisiva chiamata Zarb e Aazab contro i terroristi. Ed è stato unanimamente dichiarato che l'operazione durerà fino a che l'ultimo terrorista sarà assicurato alla giustizia.
A questo proposito sono stati osservati giorni di solidarietà e preghiera per consolare le famiglie delle vittime e il  personale dell’Esercito del Pakistan.

Onorevole Presidente !!

L'Islam è la religione della pace e del benessere interiore. La parola Islam è alla radice di Salam o di Musulmano e il suo significato è la sottomissione e questa è la vera pace. L'Islam è il nome di questo benessere e oggi il mondo ne ha un grande bisogno. L'Islam non è solo una religione, è un codice completo per la vita.
Quando l'Islam parla di un omicidio, parla dell'omicidio dell'umanità intera e su questo non vi è alcuna differenza od opinione diversa tra l'Islam e le altre religioni.
Penso che sia necessario informare questa autorevole platea di due importanti eventi. Il primo è stato l’incontro a Roma, in Vaticano, con il Papa; Egli ha apprezzato il nostro lavoro in Pakistan e ha pregato per noi e per il nostro lavoro per la pace. Il secondo, quando il re dell'Arabia Saudita Khadim ul Haramainal Shareefain Malik Abdullah Bin Abdul Aziz ha inaugurato la Conferenza Interconfessionale alla Mecca, ed anche Lui ha trasmesso un messaggio al mondo, questa è stata davvero un’importante iniziativa nel mondo islamico.
Oggi il mondo si trova ad affrontare queste sfide a causa della scarsità di risorse. La religione non è fonte di conflitti. La religione non deve essere coinvolta in questi conflitti e questioni. La religione offre sempre un messaggio di pace e di amore e in ogni occasione  dobbiamo concentrarci su suppliche e preghiere come fonte di Pace. Possiamo rendere globale questo messaggio attraverso i seguaci di ciascuna religione, facendo in modo che essi adottino la strada del rispetto, della tolleranza e della pazienza verso le altre religioni.
I leader religiosi dovrebbero realizzare una piattaforma comune di dialogo interreligioso per lavorare su questi temi per il benessere dell'umanità e dovrebbero sviluppare una cultura pura e limpida e ogni differenza verrà appianata.
Infine, sono grato ai responsabili della Comunità di Sant'Egidio e a tutti gli organizzatori della Conferenza e all’egregio Prof. Andrea Riccardi per il lavoro nella costruzione di ponti e di relazioni tra le diverse comunità per la causa superiore che è la Pace e l’Amore.
Allah l'Onnipotente mi permetto di dire che:
 “Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscerne la differenza”.
 
Possa la pace prevalere sulla Terra! Amen!
Grazie mille
 

#peaceispossible
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