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"Morire di speranza": a Catania e Palermo in preghiera per coloro che hanno perso la vita nel Mediterraneo Mercoledì 11 maggio e giovedì 12 maggio nelle città di Palermo e Catania si sono tenuti dei momenti di preghiera per ricordare i tanti che, in questi mesi, hanno perso la vita nei "viaggi della speranza" verso l'Europa. Dopo la preghiera, lunghe fiaccolate hanno attraversato le città, perchè questa memoria sia condivisa e siano suscitati sentimenti di compassione e di fraternità. "Morire di speranza" è il nome dato a queste manifestazioni a cui hanno preso parte numerosi anche tanti giovanissimi, i profughi ragazzini ("minori non accompagnati", come vengono definiti) provenienti dalla Somalia, Eritrea e Tunisia. Nei loro racconti emergono tanti terrori e tanti dolori: la paura della notte, la nostalgia per la casa e i genitori... Tutti, in modo diverso, hanno voluto ringraziare per la preghiera e l'accoglienza ricevuta. "Vivere insieme è possibile": non è solo lo slogan di tanti striscioni, ma un impegno. Ricordare chi è morto per una speranza, ci impegna verso coloro che sono sopravvissuti, affinchè, almeno per loro, quella speranza si traduca in una vita migliore. Alcune immagini della preghiera e della processione, a Palermo A Catania
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