ROMA, 04 MAR - In appena un anno di pontificato papa Francesco "ha cambiato il clima tra la Chiesa e il mondo, ha introdotto grande simpatia e ha stabilito un rapporto profondo con la gente". Parola di Andrea Riccardi, storico della Chiesa e fondatore della Comunità di Sant'Egidio, secondo cui "un primo risultato importante del pontificato" papa Bergoglio lo ha già ottenuto con il fatto che "sembra finalmente che la Chiesa sia uscita da un clima di depressione".
Professor Riccardi, qual è la priorità che Francesco indica alla Chiesa? "L'estroversione nella missione - replica - con una simpatia accompagnata dalla misericordia. La parola chiave è uscire e il Papa esce ma non è l'unico missionario della Chiesa, vuole suscitare una passione all'apertura e all'incontro".
Francesco parla spesso anche dell'opzione preferenziale della Chiesa per i poveri, che cosa significa? "Il cristianesimo di Bergoglio - spiega Riccardi - non è cristianesimo che fa opere per i poveri ma che mette i poveri e gli ultimi al centro, questo ha creato anche in Italia una corrente di simpatia attorno a questo tema".
Simpatia ma anche critiche. C'è chi dice che i suoi atteggiamenti sarebbero pauperistici e demagogici. Che cosa ne pensa? "Francesco - osserva lo storico - è un Papa che ha forti opposizioni perché sta introducendo dei grandi cambiamenti nella Chiesa, non so se sia il Papa che ha avuto più opposizioni ma certamente ne ha e a vario livello, anche al livello del clero, non solo dei tradizionalisti".
Come vede la sua attività di governo? "Il Papa - spiega Riccardi - ha ricevuto un mandato dai cardinali nelle congregazioni e sta dando vita a un processo in cui ha assestato colpi importanti. Ha introdotto in Curia personalità importanti come il segretario di stato, Pietro Parolin, il segretario del Sinodo dei Vescovi, Lorenzo Baldisseri, il prefetto della Congregazione del Clero, Beniamino Stella. Figure di grande rinnovamento, nella chiesa non c'è lo spoil system, credo che il rinnovamento sia profondo. Non è vero che è solo un Papa profeta è anche un papa di governo. Non dimentichiamoci poi che, a parte le riforme, che sono partite con quella economica, c'è tutto un processo di ripensamento sulla famiglia che ha messo in campo".
Quali immagini di papa Bergoglio l'hanno colpita di più in questo anno? "Francesco - afferma Riccardi - è un Papa dei gesti ma i suoi non sono gesti simbolici ma gesti umani, l'abbraccio alla gente esprime proprio la vicinanza alla gente, non ha una gestualità teatrale, è spontaneo".
Che cosa ne pensa, infine, delle ipotesi di diarchia riaffiorate con la partecipazione di Benedetto XVI al concistoro del 22 febbraio nella basilica di San Pietro?: "Questa - sottolinea Riccardi - è veramente una fesseria. Io ho incontrato quindici giorni fa il papa emerito Benedetto XVI evincendo da lui come guardi con simpatia a Francesco e come preghi per lui per sostenerlo nel pontificato. La diarchia è una non notizia, me ne sono reso conto di persona".